Le prossime 48 ore saranno caratterizzate da un tipo di tempo prettamente primaverile. Il mite abbraccio Anticiclonico dispenserà sole e temperature degne d’Aprile – o addirittura Maggio – da Nord a Sud. Il rialzo proseguirà nelle regioni Meridionali, ove andrà a placarsi la ventiazione settentrionale ed al suo posto affluirà aria molto mite e umida di origine Mediterranea. Tra venerdì e sabato le massime potrebbero raggiungere punte di 23-24 gradi.
Lo stazionamento dell’Alta Pressione farà sì che cresca l’umidità e si vengano così a ricreare le condizioni ideali per la formazione delle nebbie. Nebbie che non si limiteranno esclusivamente alle pianure o valli, ma potranno interessare vari tratti costieri delle regioni Tirreniche e Insulari. La causa, probabilmente lo saprete attingendo alle spiegazioni apparse in altri articoli, è imputabile alla differenza termica tra le fredde acque Mediterranee e l’aria molto mite presente in quota.
Per domani si prevedono condizioni di cieli sereni o poco nuvolosi praticamente ovunque. Le sole nubi significative saranno quelle indotte dalle nebbie e le nubi marittime. Sabato, invece, si cominceranno ad osservare velature o stratificazioni in transito da ovest verso est. Saranno nubi alte e sottili, assolutamente innocue, ma che avranno una loro importanza perché testimonieranno il graduale invecchiamento e indebolimento della struttura altopressoria.
Domenica, difatti, i primi spifferi instabili causeranno la comparsa delle nubi cumuliformi nelle aree interne della dorsale appenninica e localmente sulle Alpi centro orientali. Oltre alla nuvolosità si avranno degli scrosci di pioggia e alcuni saranno associati alle prime manifestazioni temporaleche stagionali.
E’ importante sottolineare che l’Anticiclone tornerà sui suoi passi, ovvero a ridosso dell’Europa occidentale ed ergendosi verso nordest andrà a fondersi – temporaneamente – con un nucleo altopressorio presente in Scandinavia. Un blocco che porterà dell’aria molto fredda Artico-Continentale sull’Europa centro orientale e parte di essa dovrebbe riuscire a raggiungere la Francia gettandosi poi nel Mediterraneo dalla Valle del Rodano.
Da lunedì e sino a mercoledì avremo un afflusso d’aria fredda che sembra destinato principalmente alle regioni Centro Settentrionali. Si strutturerà un’ampia zona perturbata che provocherà un incremento dell’instabilità su gran parte d’Italia. Le regioni che più soffriranno le precipitazioni potrebbero essere le Centro Meridionali e la Sardegna, con parziale coinvolgimento del Nord Italia ed in particolare del Triveneto.
Oltre alle piogge, localmente in forma temporalesca, si potranno verificare delle nevicate a quote via via più basse. Tanto che tra martedì e mercoledì non si escludono sconfinamenti verso le colline dell’Appennino centro settentrionale.
In seguito potrebbe approfondirsi un’area di Bassa Pressione a ridosso delle Isole Maggiori, in graduale evoluzione verso est. Il maltempo, quindi, potrebbe intensificarsi significativamente nelle regioni Meridionali con piogge localmente abbondanti e copiose nevicate sulle montagne appenniniche. Va detto però che sussistono ancora delle incertezze circa la traiettoria dell’irruzione, il ché vuol dire che nei prossimi giorni potrebbero mutare alcuni elementi a contorno – tra cui il posizionamento dei minimi ciclonici – con conseguenti variazioni nella distribuzione ed entità dei fenomeni.