Il Meteo Giornale si è spesso occupato in passato di come importanti variazioni climatiche a livello mondiale possono essere indotte, a lungo andare, da piccole oscillazioni dell’asse terrestre, mentre ci si è spesso interrogati sull’alone di mistero che circonda il campo magnetico terrestre, i cui tempi d’inversione restano un tema ampiamente dibattuto, con tesi abbastanza contrapposte all’interno della Comunità Scientifica.
Ebbene, probabilmente in tanti non ci avranno mai pensato, ma quali sarebbero le ripercussioni se improvvisamente la Terra dovesse fermarsi interrompendo la rotazione su sé stessa? Premettiamo che non è certo uno scenario ritenuto probabile in tempi relativamente vicini, a meno di clamorosi cataclismi come potrebbe ad esempio essere la caduta di un asteroide che colpisca il Pianeta con un angolo d’impatto tale da rallentare la velocità di rotazione.
Un gruppo di ricercatori dell’ESRI ha comunque voluto verificare le reali ripercussioni che avrebbe uno stop della rotazione terrestre, tramite le simulazioni (non certo fantascientifiche) effettuate da un sofisticatissimo modello, del quale vedremo alcuni risultati tramite le mappe. Anzitutto un’assenza di rotazione terrestre farebbe durare il giorno un anno, ovviamente nell’ipotesi che il suo asse di rotazione mantenesse la stessa inclinazione, mentre la forza di gravità deformerebbe ulteriormente il Pianeta, schiacciandolo ancor più ai due Poli.
Fra i maggiori cambiamenti a cui si dovrebbe far fronte, vi sarebbe una totale nuova geografia dei mari che, per quanto non ci facciamo grande attenzione, è in realtà basata su un costante equilibrio con la gravità del Pianeta, che attira l’acqua verso il centro della massa della Terra.
L’acqua infatti, che attualmente all’equatore è profonda circa 7 km, tenderebbe a trasferirsi, nell’eventualità di un’interruzione della rotazione terrestre, dove la gravità verrebbe ad essere più intensa, cioè verso i Poli. In questo modo si scatenerebbe una rivoluzione: molte delle terre attualmente emerse sarebbero sommerse dall’acqua, mentre viceversa al posto degli abissi dell’Oceano comparirebbe la terra. Il risultato finale (dato da una graduale trasformazione, che vediamo nella sequenza d’immagini in basso) sarebbe un enorme piattaforma continentale sulla fascia equatoriale, mentre due grandi oceani ricoprirebbero i Poli fino ad una latitudine prossima a quella italiana.