Da giorni andiamo dicendo che con dicembre arriverà l’inverno: a parte l’ingresso effettivo della nuova stagione in base al calendario meteorologico, questo non dev’essere però inteso come arrivo del freddo intenso o del gelo, ma solo in termini di calo termico che dovrebbe riportare la colonnina di mercurio su valori prossimi alla media. Dopo il prolungato caldo anomalo novembrino (picchi termici clamorosi per il periodo, clou per domenica 30 novembre), significa che avremo scenari più normali per questo periodo, senza però alcuna ondata di freddo in arrivo. Il ciclone mediterraneo richiamerà infatti masse d’aria più fresche dall’Europa Continentale, nulla di più: il gelo intenso resterà ben lontano.
Qualcosa potrebbe mutare verso la fine della prima decade del mese, attorno all’Immacolata, con possibili incursioni artico-marittime. Si potrebbe infatti venire a creare uno schema barico propizio a scambi meridiani e discese artiche sul Vecchio Continente, eventualmente fin sul Mediterraneo come si evince anche dall’approfondimento dell’ultimo Editoriale Modelli del collega Aldo Meschiari. L’ultimissima “corsa” del modello GFS propone un’irruzione fredda incisiva per l’inizio della seconda decade di dicembrina, ma l’eccessiva distanza temporale deve far ritenere molto bassa l’attendibilità di tale evoluzione, anche se appare un sintomo di un contesto circolatorio più tipicamente invernale.