La parte avanzata di un vasto sistema perturbato si trova già a ridosso delle regioni nord-occidentali italiane e sarà associato ad un evidente peggioramento con fenomeni già nelle prossime ore. La perturbazione si lega ad un profondo minimo di bassa pressione, attualmente sul Golfo di Biscaglia ed atteso in veloce spostamento verso E/NE. Il maltempo per ora ha colpito la Francia e la Penisola Iberica, mentre l’elevato gradiente barico sarà alla base dei venti tempestosi che investiranno nelle prossime ore con ancor più forza le coste atlantiche francesi. I venti intensi potrebbero penetrare anche su parte delle zone interne francesi, con raffiche fino a 90 km/h anche sulla capitale Parigi. Tuttavia, una seconda tempesta è attesa nel corso del fine settimana, a conferma dell’energica vitalità delle depressioni atlantiche.
Il soffio dell’Atlantico ha nettamente mitigato il clima su tutta l’Europa Centro-Occidentale e per trovare un clima decisamente freddo bisogna puntare lo sguardo alle nazioni baltiche o alla Penisola Scandinava. I tentativi di risalita dell’aria più umida sono peraltro alla base delle abbondanti nevicate di questi giorni: sulla cartina possiamo vedere le temperature minime raggiunte nella scorsa notte, la Scandinavia è ancora letteralmente dentro un freezer.
Sull’Italia la giornata odierna è stata d’attesa, peraltro mite e soleggiata, senza l’instabilità che ha agito ieri. I rovesci più forti, che hanno insistito fino alla scorsa notte, hanno ancora una volta colpito la Calabria, in particolare i versanti tirrenici, con accumuli localmente superiori ai 50 mm. Le temperature massime odierne sono facilmente salite sopra le medie, con punte di 20 gradi su alcune località delle Isole Maggiori e persino del Lazio, nei pressi di Roma. Valori diffusamente a doppia cifra anche al Nord, tranne sul Friuli Venezia Giulia e sul Veneto per l’insistita azione di dense nebbie, che in particolare hanno interessato le relative zone costiere: il mare freddo e lo scorrimento lieve d’aria mite ed umida nei bassi strati sono alla base del fenomeno, di cui possiamo vedere un’immagine relativa alla zona di Caorle, nel veneziano.
L’area d’instabilità, che ieri ha interessato in parte l’Italia, si è spostata sulle zone orientali del Mediterraneo, dove si sono osservate frequenti aree temporalesche, in particolare nella prima parte di oggi come possiamo apprezzare sull’immagine satellitare relativa a questa mattina.