Non è solo un pretesto per introdurre questo breve racconto sull’evoluzione, tra il fantastico ed il razionale, del tempo e le possibili ripercussioni circa l’ inverno prossimo venturo.
Da diversi anni, dato statistico osservativo, non si assisteva a un interscambio di masse disomogenee così prolungato e marcato. Spesso si verificava un brusco “taglio” tra semestre caldo e quello freddo. Baratro che sovente ci conduceva, in uno spazio temporale relativamente breve , dal caldo estivo al quasi freddo invernale.
Questa estate passata, nei suoi più normali aspetti, ci ricorda quelle di qualche decina di anni fa e ci lascia una “coda”, meglio ci ha lasciato una coda, di sapore ancora estivo. Siamo al 12 di ottobre 2004 e in alcune regioni dell’Italia il tepore estivo si fa ancora sentire.
Ma è mera illusione. La natura nella sua “maestosa venerabilità” si sta preparando a cose molto più “antiche” e per noi da qualche anno insolite.
Gli scambi termici, finalmente, possono seguire quelle “onde lunghe” che permettono all’aria fredda, gradualmente, di raggiungere le regioni più meridionali e di contro, a quella più mite, di scalzare “quell’oceano freddo” rappresentato dal Polo Artico ed in fuga da esso.
Tale ondulazioni si mostrano in tutto il nostro Emisfero, ma diversamente dalle precedenti occasioni, si evidenziano più marcate nel comparto europeo.
Il “giro di boa” ornai è stato passato, ora dobbiamo attendere solo la conclusione di questi “rimescolamenti massicci” ed attendere “l’operato decisivo” dell’atmosfera.
28.11.2004… “L’Italia fu interessata da una prima ondata di freddo con temperature precocemente e cospicuamente invernali, alcune regioni del centro nord videro comparire la neve anche a quote molto basse…”
Ovviamente è solo un fantastico racconto, ma potrebbe ben riassumere, in tutta la sua essenza, le caratteristiche del prossimo inverno. Possibile????