La prima settimana d’Agosto ha debuttato con delle squisite sorprese temporalesche, in parte inattese considerato che si prospettava una traiettoria più settentrionale del sistema perturbato. Così, non solo il Nord, ma anche buona parte delle regioni centrali stanno facendo i conti con questo break instabile, associato alla penetrazione di un nucleo d’aria più fresca atlantica.
Allargando lo sguardo all’intera Europa, si possono notare una serie di distinte aree nuvolose che colpiscono gran parte del Continente. Una nuova perturbazione è già alle porte delle Isole Britanniche, sfornata dall’instancabile perno depressionario principale centrato al largo dell’Irlanda. Solamente la Penisola Iberica risulta essere sgombra da nubi significative, poiché raggiunta dal bordo orientale di una rimonta anticiclonica in atto dal Vicino Atlantico. I temporali si sono intanto propagati anche su alcune nazioni dell’Europa Orientale, ove è notevole lo scontro fra l’aria caldo-umida risalita dal Mediterraneo e gli spifferi più freschi alle altezze superiori dell’atmosfera.
La perturbazione che ha fatto ingresso sull’Italia fa parte di un’onda ciclonica che si va incuneando sul nostro Paese, tanto che appare imminente l’isolamento in “goccia fredda” nel lento transito verso le Alpi Orientali. Questa dinamica rallenterà il processo evolutivo, tanto che si attendono strascichi d’instabilità per domani su diverse zone del Centro-Sud.
Il peggioramento è entrato in azione fin da ieri, con una prima linea d’instabilità che ha interessato alcune aree alpine centro-occidentali. Non sono mancati alcuni eventi temporaleschi di forte intensità su alcune zone del varesotto e della provincia di Sondrio, in particolare sulla Val Chiavenna. Su alcune località si sono riversati picchi pluviometrici prossimi ai 100 millimetri, ma il maltempo ha picchiato duro anche sulla sponda piemontese del bacino del Lago Maggiore ed anche oltre confine, sul Canton Ticino.
Quest’oggi il maltempo si è maggiormente diffuso a diverse zone del Nord Italia, interessando anche alcuni settori della Val Padana e l’area ligure della Riviera di Ponente fino al genovese. I rovesci hanno presto raggiunto l’Alta Toscana, laddove il flusso umido sud/occidentale ha incentivato la genesi di nuclei temporaleschi. In queste ore pomeridiane l’attività elettrica si è accentuata su tutto il Triveneto, sull’Emilia Romagna e sulle zone interne umbro-marchigiane.
La nuvolosità collegata al sistema frontale ha raggiunto anche le restanti zone dell’Italia Centrale, ma per il momento senza precipitazioni degne di nota. La coda del fronte è transitata anche in Sardegna, ma si tratta del settore più debole della perturbazione costituito da nubi in genere di tipo alto e stratiformi.
Il sole è invece stato l’autentico protagonista sul Sud Italia, ove resiste una lingua anticiclonica di stampo subtropicale. Non a caso, le temperature massime sono salite, per merito delle correnti meridionali che precedono il fronte. La regione più calda è stata la Puglia, con punte di 40 gradi tra il Tavoliere e l’area barese, ma valori del tutto simili sono stati toccati anche sui settori orientali della Sicilia. Caldo favonico con punte di 35-36 gradi lungo le coste abruzzesi-molisane, mentre sul resto del Centro-Nord e sulla Sardegna abbiamo registrato prevalenti flessioni termiche, localmente pesanti. Una Penisola insomma spaccata a metà, in attesa che l’aria più fresca proceda via via verso sud.