Il ciclone islandese a 995 hPa è riuscito, mediante il blitz della giornata di ieri, ad inoltrare in terra transalpina il proprio fronte freddo. L’aggressione al versante occidentale dell’alta pressione subtropicale si distende sino al Benelux protraendosi lungo tutta la Francia centrale.
Dalle latitudini azzorriane subentra veemente una nuova risalita anticiclonica a 1027 hPa pronta ad interrompere i costanti flussi umidi atlantici.
L’Hp Juliane raggiunge con i suoi 1027 hPa la Finlandia, spanciando verso i Paesi orientali e disgregando definitivamente la goccia fredda balcanica.
Sull’Italia non si notano alcune interferenze depressionarie, tutto è sotto il controllo dell’anticiclone nordafricano tornato ad imperversare sul nostro Paese.
Le intromissioni nordatlantiche sono ben visibili all’occhio satellitare. Nubi a struttura verticale insistono con le proprie evoluzioni temporalesche sulla Francia centro-meridionale. Durante la giornata l’attività termoconvettiva andrà ad interessare anche il Benelux.
Nubi basse cariche di pioggia si distendono lungo le catene cantabrica e pirenaica sfociando nel Golfo del Leone.
L’Italia viene protetta ampiamente dalla superficie anticiclonica nordafricana infatti, eccetto qualche nube diurna protratta sull’Arco Alpino, non si evidenziano particolari movimenti meteorologici.
Nubi in dissolvimento sui Balcani e Turchia. Situazioni ventose dettate da sparse ondulazioni bariche traslano verso est la goccia fredda ridimensionandone gli effetti pluviometrici.