CLIMA PUNGENTE ANCORA PER POCO – L’Italia è ancora influenzata da un attivo flusso di correnti fredde d’estrazione artica, facenti capo ad una vasta circolazione depressionaria gelida con roccaforte posizionata tra il comparto scandinavo, Europa Centrale e Balcani. La parentesi di freddo è ormai giunta all’apice, con temperature sottomedia e gelo intenso soprattutto nelle ore notturne, accentuato dalla prevalenza di cieli sereni e ventilazione scarsa o assente che favoriscono l’irraggiamento. Gradualmente questo serbatoio d’aria fredda si sta spostando più ad est, sotto la spinta dell’inserimento di aria più mite atlantica sull’Europa Occidentale. Frange nuvolose sulla Penisola Iberica e sull’ovest della Francia rappresentano il graduale di un cambio di circolazione, con il ramo canadese del Vortice Polare che riprende a pilotare flussi oceanici in direzione del Vecchio Continente.
QUALCHE NEVICATA LUNGO L’ADRIATICO – L’afflusso d’aria fredda in quota risulta più attivo sul lato orientale della Penisola, dove si sono avuti fenomeni d’instabilità. La parte più attiva dei rovesci temporaleschi è rimasta relegata in mare aperto, lambendo solo per brevi frangenti le aree costiere adriatiche e portando occasionalmente nevicate anche a quote estremamente basse. E’ stato il caso della Romagna e dell’estremo nord delle Marche, dove brevi rovesci nevosi hanno imbiancato persino le zone costiere. Sulle restanti aree del medio versante adriatico si sono avute sporadiche nevicate fino a bassa quota fin sul Gargano. All’estremo Sud, fra Sicilia e Calabria, si è avuta nuvolaglia irregolare con qualche precipitazione, nevosa solo sui rilievi, per via di clima leggermente più mite con temperature che nel catanese hanno raggiunto i 15-16 gradi. Sulle restanti aree d’Italia ha dominato il sereno.