Leo, intensa struttura depressionaria a 1009 hPa, trasla dalla Francia, durante queste prime ore del mattino, sino a protrarsi sulle Isole Baleari, convogliando a sé intense situazioni instabili attorno a tutto il settore occidentale del Mediterraneo.
Al contempo, Petra, poderoso anticiclone mitteleuropeo, si è spostato, col suo picco a 1035 hPa, sopra la Scandinavia, respingendo i preoccupanti attacchi occlusivi dell’estesa voragine barica islandese.
Dalle Azzorre risale troppo velocemente e troppo verticalmente un’enorme scudo anticiclonico a 1040 hPa, incapace di reagire all’affondo mediterraneo di Leo.
Sul Mediterraneo orientale persiste l’intensa ondulazione barica a 1013 hPa, interessando, con la sua stazionarietà, l’intera area attigua al Mar Egeo.
La bolla ciclonica balearica spicca all’osservazione satellitare mattutina. Temporali intensi sovrastano l’intera zona, richiamando forti raffiche di vento capaci di coinvolgere l’intero versante occidentale mediterraneo.
Anche i settori settentrionali tirrenici vengono interessati da questa struttura instabile in espansione. Corsica e Sardegna subiscono intense circolazioni atmosferiche contornate da veementi temporali.
Nubi basse e colme di pioggia si individuano anche sull’Anatolia, a testimonianza della permanenza della bolla ciclonica in cut-off abbandonata dall’ultima discesa fredda scandinava.
Sul nord Europa permane la piena stabilità meteorologica diretta dalla robusta struttura anticiclonica Petra, sempre più lontana, però, dal cuore europeo lasciato in balìa delle incursioni instabili.