L’anticiclone delle Azzorre (1028 hPa) trova casa al largo del Golfo di Biscaglia sospinto verso est dal poderoso fronte freddo atlantico comandato dai forti venti polari marittimi del Labrador.
Questa sua evoluzione verso levante impatta contro il muro depressionario scandinavo e le sue propaggini orientali. Il vortice depressionario a 1015 hPa sopra Oslo e quello a 1007 hPa sopra Tallin bloccano subito ogni tentativo di conquista altopressionaria.
Ad oriente i continui afflussi gelidi artici continentali alimentano le depressioni ucraine a 997 e 101 hPa.
Discorso diverso per il ciclone che campeggia sopra l’Italia (1006 hPa). L’arrivo repentino ed aspro delle correnti gelide settentrionali ha impattato violentemente con la superficie decisamente più mite del Mediterraneo, innescando violenti scontri termici e la formazione della depressione sopraccitata.
Le nubi gelide si impadroniscono dell’intera Europa centro-orientale. La luccicante composizione in cristalli di ghiaccio di questi corpi nuvolosi offusca i cieli di gran parte del Continente generando anche precipitazioni nevose.
Ad occidente l’alta pressione vigila anche oggi sulla Penisola Iberica regalando invidiate temperature miti, mentre ad oriente la presenza di minacciosi vortici depressionari causa, anche oggi, precipitazioni residue sui territori turchi.
Sull’Italia, invece, la situazione è più movimentata. Accanto alle insistenti le infiltrazioni congelanti provenienti da nord si sviluppano, a sud, cumuli ricchi di pioggia e temporali pronti a colpire le zone costiere. L’incremento artico è in forte aumento e le nevicate si verificano sino a bassa quota su tutto lo Stivale.