L’enorme circolazione ciclonica Thies a 1001 hPa si sta lentamente spostando verso il Mar Baltico, approfittando di un ulteriore rifornimento instabile apportato dall’intenso e profondo vortice britannico a 986 hPa.
Gli scontri di massa profusi su tutta l’area centrale europea derivano dagli impatti tra masse termiche opposte, quella fredda nordatlantica e quella mite centro-occidentale europea.
L’avanzata della perturbazione oceanica trova sbocchi prolifici sulla nostra Penisola. Ulysses (1007 hPa) campeggia sulla Sardegna, allungando il suo braccio occlusivo sulle Regioni settentrionali italiane.
A sud-ovest del continente si intravede il vertice anticiclonico azzorriano a 1035 hPa, che, ugualmente al suo cugino russo a 1027 hPa, si trova troppo lontano dalla scena “bagnata” continentale per apportare suoi benefici meteorologici stabili.
Nubi intense sul Nord Italia. Piogge prorompenti si diffondono sino all’Emilia Romagna, interessando, con nuvolosità sparsa anche i settori centrali e meridionali, zone in cui l’arrivo di venti di scirocco riesce a mantenere alte le temperature, rischiando di accentuare e propagare gli scontri di massa con la struttura ciclonica Ulysses.
Il poderoso fronte freddo britannico spicca sui cieli settentrionali europei, distendendosi lungo tutto lo Stretto della Manica. L’avvinghio instabile continentale tra le due depressioni anglo-italiane è segnato dalla presenza di cumuli carichi di pioggia sovrastanti l’intera Francia orientale e Germania.
Al contrario, la Penisola Iberica e gli Stati dell’Est europeo godono di una rigenerata stabilità atmosferica con temperature decisamente miti.