Previsione valida per il periodo 10 febbraio/14 febbraio (affidabilità alta 70%)
Configurazione barica generale: permane un ampio sistema anticiclonico a livello continentale, in posizionamento sul centro Europa. Ad ovest avremo un calo barico per ingresso ciclonico atlantico su penisola iberica, mentre ad est seguiterà a fluire aria fredda continentale.
Stato del cielo: il cielo si presenterà sostanzialmente poco nuvoloso su tutte le regioni, permane tuttavia qualche disturbo su estreme regioni meridionali e sulle isole, ove potrebbero esservi locali addensamenti.
Avremo precipitazioni?: clima generalmente secco, con deboli fenomeni limitati alle aree con maggiore nuvolosità. Quindi all’estremo sud e localmente sulla Sicilia.
Andamento termico: le temperature risentiranno della circolazione orientale, tuttavia l’ingerenza ciclonica iberica porterà un contributo mite con innalzamento dei valori termici verso la norma stagionale.
Linee di tendenza per il periodo compreso tra il giorno 15 febbraio e il 18 febbraio (affidabilità media 50%)
Configurazione barica generale: non sono previste sostanziali variazioni allo schema barico succitato. Permane difatti il campo anticiclonico continentale tra Europa centrale e penisola scandinava, con parziale elevazione meridiana. Ad est si isolerà un possente nucleo di aria gelida, mentre sulla penisola iberica persisteranno i deboli impulsi instabili di matrice oceanica.
Stato del cielo: le nostre regioni godranno di cielo in prevalenza sereno o poco nuvoloso, anche se qualche isolato disturbo, dettato da contrasto tra aria più mite oceanica e quella fredda orientale, potrebbe interessare le estreme regioni meridionali e le isole.
Possibili precipitazioni: la media delle osservazioni ci dice che non sono attesi fenomeni significativi.
Profilo termico: valori termici che non dovrebbero subire sostanziali variazioni, mantenendosi generalmente in linea con la norma stagionale o localmente al di sotto.
Extreme forecaste, uno sguardo dal 19 al 22 febbraio (affidabilità bassa 30%)
Disposizione barica continentale: è possibile notare un indebolimento del ramo canadese del Vortice Polare, con estensione dei nuclei secondari ciclonici verso est. L’alta pressione delle Azzorre potrebbe così riportarsi in sede di appartenenza, mentre sul Mediterraneo le correnti piegherebbero decisamente dai quadranti occidentali.
Risvolti configurativi sull’Italia: la nostra penisola potrebbe pertanto essere interessata da un flusso prevalentemente oceanico, da stabilire il grado di instabilità che lo stesso potrebbe arrecare. Seguiremo difatti l’evoluzione con estrema attenzione per poter verificare la prospettiva di scambi di calore in senso meridiano.
Stato del cielo: potrebbe verificarsi un parziale aumento della copertura nuvolosa in modo particolare sui settori occidentali del paese, mentre su quelli orientali le nubi dovrebbero risultare meno insistenti.
Possibili precipitazioni: non si intravedono grosse fasi precipitative, anche se la ripresa del flusso zonale andrebbe a deporre a favore di fenomeni sui versanti occidentali peninsulari.
Le temperature: termiche in aumento su tutte le regioni, verso valori comunque prossimi alle medie stagionali. Localmente si potrebbe varcare la norma.
Concludiamo la nostra analisi proponendo la disamina del diagramma termico-barico riferito alla capitale, assai sintomatico nel descrivere l’evoluzione suddetta. Se prendiamo in considerazione la quota di 850 hPa, notiamo come da metà mese i valori di temperatura tendano progressivamente ad aumentare, con rientro nella normalità, o poco sopra, verso il 22-23 de c.m.
Per quel che concerne invece l’andamento dei geopotenziali, che sappiamo essere indicativi dell’andamento barico, possiamo notare un picco verso l’alto attorno al 19-20 di febbraio, mentre a seguire avremo una costante diminuzione.
Andamenti, quelli delle due curve, che esprimono la conclusione della fase fredda nord orientale a favore di una ripresa zonale la cui entità precipitativa andrà valutata nel corso dei prossimi aggiornamenti.