Ci siamo: giugno volge al termine. Un giugno, forse è superfluo scriverlo, dalle tonalità africane particolarmente accese. Non basterà certo la rinfrescata di questi giorni per ribaltare l’andamento termico mensile. Le anomalie positive saranno possenti, punto. In sede di bilancio, poi, avremo modo di valutarne l’entità e stabilire se saranno state eccezionali o no.
Ciò detto, voltiamo pagina preparandoci ad accogliere luglio. Un luglio che inizierà sotto i colpi del fresco atlantico ma che ben presto potrebbe riproporci le sofferenze precedenti. L’Alta Africana è tutt’altro che doma, sia ben chiaro. Il fulcro non si allontanerà troppo, tenete conto che insisterà ostinatamente tra la Penisola Iberica e il nord Africa. Basterà un battito d’ali, in Atlantico, per rispedirci la calura.
Ma… c’è un ma, è vero. Abbiamo osservato i modelli, abbiamo osservato alcuni indici climatici e l’analisi induce delle riflessioni. Forse, badate bene forse, l’andamento mensile potrebbe rivelarsi un po’ più dinamico. In che modo? Beh, non immaginiamoci crisi estive epocali piuttosto degli intermezzi oceanici in grado di ridurre – parzialmente – le velleità sahariane. Ciò non toglie che continuerà a far caldo, ma si potrebbero evitare i picchi eccezionali della seconda metà di giugno. Andrà realmente così? Vedremo, il tempo sarà maestro.