Dopo aver trascorso un ponte della Liberazione imperversato da un diffuso bel tempo e temperature miti, l’ultima settimana di aprile si apre all’insegna dell’attesa. L’instabilità oceanica arriva di gran lena verso i nostri confini alpini.
In Europa
L’immagine satellitare odierna evidenzia un’Europa divisa in due parti meteorologicamente opposte: l’ovest plumbeo contrasta l’est soleggiato.
Salta subito agli occhi l’immensa copertura nuvolosa occidentale. I venti artici marittimi groenlandesi uniti con i cugini freddi nord-atlantici spingono velocemente una fitta copertura nuvolosa verso il cuore del Continente.
Favorita da due falle bariche dominanti sopra i cieli scozzesi ed iberici, la coltre nuvolosa si distende ad arco invadendo tutta la Francia ed andando a condizionare anche la Norvegia meridionale. La Gallia diventa oggi il fulcro delle precipitazioni temporalesche, spaventando le nostre regioni occidentali.
Alle spalle di questo enorme fronte freddo si intravedono ampie schiarite sui cieli londinesi a testimonianza del suo vivace passaggio durante la nottata trascorsa. Cumuli del bel tempo affiancano alcuni cumulonembi isolati.
La vasta area anticiclonica centro-meridionale sopporta ottimamente lo stress impostole da questo avvento poderoso ciclonico. La protezione nei confronti dei Paesi orientali è totale. Sulle zone di confine iniziano i primi scontri, d’altronde deve pur vendere cara la pelle, la Germania e l’Italia sono avvisate.
In Italia
Nord in tendenziale aumento di nuvolosità. Attualmente è diffusa una copertura velata alta stratiforme, con intensificazione a partire dal settore occidentale. La perturbazione francese tende a sconfinare sin da oggi in Valle d’Aosta.
Le velature stratiformi presenti al centro sono anch’esse alle prese con una progressiva inclinazione all’addensamento, soprattutto nelle Regioni tirreniche.
Sereno o poco nuvoloso al sud. Gli unici addensamenti registrati sono, per ora, concentrati sulle zone interne.