E siamo arrivati all’ultima tappa, all’epilogo della più gloriosa corsa a tappe del ciclismo. Dovrebbe essere una giornata di festa, una passerella per le tante fatiche dei ciclisti e un trionfo ai Campi Elisi per la Maglia Gialla. Dovrebbe appunto, ma quest’anno non sarà affatto una festa. Non c’è tempo di festeggiare, tutti subito attorno a un tavolo al fine di capire se questo sport possa definitivamente fare a meno del “doping” per andare avanti!
Domenica ultimo atto di questo tormentato Tour de France, con la tappa Marcoussis – Paris Champs-Elysées.
Situata nella parte orientale dell’Hurepoix, vecchia area meridionale della regione parigina, Marcoussis è a 26 km in linea d’aria dalla capitale.
I Campi Elisi e non solo, per il massimo delle corse ciclistiche a tappe, la città di Parigi rappresenta la più bella conclusione che si possa immaginare, con i suoi monumenti, i siti di incomparabile bellezza.
Sulla Francia, mostra segni di cedimento il promontorio altopressorio tropicale azzorriano. L’alta pressione, nel tentativo di conquistare latitudini a lei sino ad ora negate, si protende a nord verso l’Islanda, facendo si che l’aria instabile nord-atlantica piombi sulla regione con una componente più “meridiana”, più settentrionale. Centro motore sarà un’intensa depressione scandinava, sulle isole britanniche agiranno diverse linee di instabilità. Sul terreno di gara invece assisteremo al passaggio di una struttura frontale a carattere freddo, frutto di un minimo secondario tra Germania e Paesi Bassi che andrà a scavarsi con l’avanzare dell’aria piuttosto fresca in suddetti territori.
Grazie a tali premesse, il cielo si presenterà da nuvoloso a molto nuvoloso, buone le probabilità che l’ultima tappa venga bagnata dalla pioggia.
La temperatura si attesterà intorno ai 20 gradi.
I venti avranno moderata forza e spireranno dai quadranti occidentali.
Buona conclusione di Tour de France a tutti.