Sebbene la grande fase di caldo responsabile delle temperature superiori ai 40 gradi al Sud sia terminata il giorno 24, è continuato il periodo sopra media termica che ha caratterizzato tutta la seconda parte di questo mese di luglio.
Le temperature sono addirittura andate crescendo dai +24.1°C di media nazionale del 26 luglio ai +25.5°C del giorno 28, mantenendosi in un range di anomalia dal moderato al forte. Molto elevate in rapporto alle medie climatiche le temperature sulle pianure del Nord Italia, dove i 35 gradi sono stati raggiunti e superati in diverse località, ma anche sul versante tirrenico del Centro Italia, parzialmente risparmiato dagli eccessi della recente onda calda africana. Possiamo dire che i picchi di calore eccezionale sono stati sostituiti da una situazione di caldo più moderato ma più omogeneo. Rimangono un’eccezione le coste liguri, dove le temperature rimangono sotto la soglia dei 30 gradi ma dove il disagio si avverte per il netto aumento dell’umidità.
Abbiamo definito moderato il caldo di questi giorni, ma è proprio così? Analizzando i dati di Milano Linate scopriamo che il superamento della soglia dei 35 gradi avvenuta sia il 27 che il 28 luglio si è verificata per 17 volte tra il 1973 e il 2000 e per ben 43 volte tra il 2001 e il 2006, di cui 24 nella terribile estate 2003. Anche senza considerare il 2003, per temperature superiori ai 35 gradi si è passati da frequenze inferiori ad una volta all’anno a frequenze di 3 volte per anno. Valori di picco anomali fino a 10 anni fa sono diventati valori di picco “normali”.
Tornando ai dati registrati negli ultimi giorni, i valori più elevati si sono raggiunti al Centro-Sud ed in Sardegna. Guida la classifica Marina di Ginosa con +38.8°C, seguita da Ferrara con +38.2, da Foggia-Amendola con +37.8, da Guidonia e Frosinone con +37.4, da Olbia con +37, da Cagliari con +36.6, da Firenze e Roma Urbe con +36.2 e da Bologna con +36.1. I +39 registrati a Firenze il giorno 26 li manteniamo per ora nel limbo dell’incertezza, il valore potrebbe essere frutto di un errore.
La terza decade del mese “viaggia” con un’anomalia rispetto al periodio 1961/90 di +3, molto più mercata sulle regioni centrali adriatiche (+5) e sul Sud Peninsulare (+4.7), assai meno al Nord Ovest (+1.6). L’intero mese di luglio ha finora un’anomalia di +1.5°C rispetto all’analogo periodo 1961/90. Ma si conferma come il mese meno anomalo del 2007. Vediamo infatti le anomalie registrate nei precedenti mesi:
Gennaio +3
Febbraio +2.5
Marzo +1.7
Aprile +3.2
Maggio +2
Giugno +2
Più che i picchi di calore, che in estate ci sono sempre stati, è la persistenza delle anomalie termiche positive a preoccupare. Con luglio solo le regioni dell’estremo Nord-Ovest sono uscite da questo circolo vizioso e vedremo se agosto riuscirà a mangiare ancora qualche altro lembo di nostro territorio al caldo sopra norma, o se invece sarà il contrario.
Sul lato precipitazioni nessuna novità. Continuano a mancare sulla quasi totalità del territorio nazionale. Le uniche zone che di tanto in tanto vengono colpite dai temporali sono quelle alpine e del Nord Est. Tra lunedì e martedì c’è la possibilità di qualche pioggia e temporale sulle regioni del medio ed alto versante adriatico, tra quelle che maggiormente quest’anno hanno sofferto calura e siccità.
Dovrebbe anche farsi strada un calo termico che riporterà le temperature nelle medie del periodo, e in qualche caso, forse per uno o due giorni anche sotto.