Torniamo ad esaminare, step by step, la salute di questa onda termica che sembrava “dirompente” , qualche emissione fa, ma che attualmente ed in prospettiva si sta mostrando con tutta la sua vulnerabilità.
L’incapacità di affermazione di questa pulsazione dinamica calda e stabilizzante, in sede mediterranea, trova le cause in due elementi di spicco che si stanno “schiudendo” in sede evolutiva.
Il primo, come mostrato dall’ emissione di Reading ore 00Z, trova origine nella ritrovata attività del vortice canadese che impedirebbe una rimonta, “in chiaro”, dell’ anticiclone delle Azzorre verso le alte latitudine.
Tale figura pressoria resterebbe inevitabilmente schiacciata e compressa, figura allungata come da carta, sulle medie latitudini atlantiche, favorendo l’ingresso di correnti occidentali ed umide verso la nostra Penisola.
La seconda “concausa” è riconducibile / rintracciabile nel VP (Vortice Polare) che esercitando una pressione, tramite una saccatura sull’Europa centrale, favorirebbe il veloce spostamento verso levante dell’onda termica calda.
Quindi viene riconfermata la transitorietà di detta figura sub-tropicale, e viene posto in essere, sul più lungo termine, una probabile nuova rimonta dell’HP oceanico verso nord.
Chiaramente il periodo descritto sopra sarà caratterizzato da una fase temporaneamente calda, seguita immediatamente da una più fresca, ma certamente più instabile, di origini atlantiche.
Nel globale, salvo quella “transitoria gobba calda” sul bacino centro meridionale del Mediterraneo, rimaniamo sempre sotto una, seppur leggera, rotazione antioraria.
Estate che mostra ancora delle peculiari situazioni che non riescono a farla decollare completamente.