Il rinforzo del campo anticiclonico sull’Europa Centro-Settentrionale sta garantendo un inizio settimana più clemente su gran parte della nostra Penisola, con una parziale attenuazione delle fredde correnti orientali, le quali sono affluite per diversi giorni accompagnando il transito di alcuni nuclei d’instabilità.
L’ondata di freddo ha raggiunto il culmine nella giornata di ieri, con le nevicate a bassa quota in diverse zone delle regioni centrali, poi risalite sulla Val Padana ove i fiocchi non hanno avuto difficoltà a cadere fino in pianura, ma sull’Emilia-Romagna hanno imbiancato persino alcune zone costiere, come accaduto a Rimini. I fenomeni sono risultati di scarsa consistenza, un po’ più intensi sull’altopiano cuneese ove fra la notte e il mattino odierno si sono superati anche i 10 centimetri di neve fresca.
L’ultimo nucleo freddo di matrice balcanica, dopo essere transitato sul Nord Italia, si è portato nella giornata odierna sulla Francia, in graduale attenuazione poiché non più ben alimentato dalle correnti fredde continentali. Quest’area vorticosa resterà una spina nel fianco anche nei prossimi giorni, mantenendo condizioni meteo insidiose anche per Capodanno quando potrebbe tornare ad accentuarsi ed avvicinarsi all’Arco Alpino.
Il flusso orientale, ancora attratto nei bassi strati dal vortice giunto sulla Francia, è alla base delle residue nevicate su alcune zone del Nord-Ovest, specie in Piemonte e sull’entroterra ligure, mentre su alcune zone della Riviera Ligure centro-occidentale si è avuto nevischio al mattino. Fiocchi di neve anche sull’Ovest della Lombardia, in particolare sulla Lomellina, parte ovest del Milanese, Brianza e Lago di Como.
Le condizioni meteo sono invece generalmente migliorate su buona parte del Triveneto e sulle regioni centrali, ma sulla parte adriatica il residuo flusso orientale contribuisce ad addossare la copertura nuvolosa medio-bassa verso l’Appennino. Non mancano sporadiche precipitazioni, decisamente più limitate rispetto a quelle degli ultimi giorni.
La parte più attiva dell’instabilità tende nel contempo a concentrarsi sul Tirreno Meridionale e mari compresi fra le Isole Maggiori, ove insiste una perturbazione generata dallo scontro fra l’aria fredda di provenienza balcanica e quella più mite ed umida mediterranea. Correnti sciroccali si vanno intensificando sulla Sicilia, con conseguenti problemi ai collegamenti marittimi con le Isole Eolie.
Un’area temporalesca ben sviluppa si protende da Pantelleria verso nord, giungendo a lambire le coste occidentali del trapanese. Altri temporali si osservano in azione sullo Ionio e saranno alla base delle precipitazioni cospicue attese fra Calabria Ionica e settori orientali della Sicilia. Altre piogge interessano la Sardegna Orientale, mentre sulla parte occidentale della regione splende il sole.
Dal punto di vista termico, rileviamo un generale aumento su gran parte del Paese grazie alla diminuzione dell’afflusso freddo dai Balcani, ma sul Nord-Ovest i valori restano rigidi, ben al di sotto dei 5 gradi, a causa delle nubi compatte e delle locali nevicate in atto. Più rilevante l’incremento termico sul Centro-Sud: in Sicilia lo Scirocco ha innalzato notevolmente le temperature, nonostante le nubi. A Messina la massima ha raggiunto i 17 gradi, così come sull’Isola di Pantelleria, mentre a Lampedusa si sono sfiorati i 20 gradi.