ANTICICLONE MATTATORE – Sul contesto meteo continentale, alle medie latitudini, domina una vasta cintura anticiclonica estesa dalle Isole Britanniche fino al Mar Nero ed al sud della Russia. L’area anticiclonica è ben evidente per l’assenza di sistemi perturbati, i quali sono costretti a transitare a latitudini più settentrionali: gli ammassi nuvolosi più incisivi, convogliati dal flusso atlantico, lambiscono la Scozia per poi deviare sui settori centro-settentrionali scandinavi. Alta Pressione non è però sinonimo di bel tempo e cieli sereni: distese di nubi basse e nebbie s’intravedono nell’immagine Meteosat dal Canale della Manica fino alle grandi pianure del Centro Europa.
NUOVO VORTICE PERTURBATO DA OVEST – Dobbiamo iniziare a volgere nuovamente lo sguardo verso occidente, in direzione della Penisola Iberica: la presenza dell’anticiclone, con massimi a nord delle Alpi, impedisce infatti il regolare transito delle perturbazioni atlantiche alle nostre latitudini, ma al momento sull’Atlantico Portoghese è presente una lacuna ciclonica (cut-off perturbato) a cui si associa una perturbazione che ha iniziato a coinvolgere gran parte del Portogallo ed il sud-ovest della Spagna. Questi contributi perturbati, nella loro lenta evoluzione verso est, entreranno sul Mediterraneo e rinnoveranno condizioni di spiccata variabilità nel week-end su gran parte d’Italia.
TEMPORALI TRA SICILIA E BASSO IONIO – Il perno del vortice di bassa pressione nord-africano si è spostato verso est tra le coste sud-orientali tunisine e la parte nord-occidentale del Golfo Libico. Le propaggini più settentrionali dell’ammasso perturbato si sono così estese a gran parte del Sud Italia, con particolare riferimento alle aree ioniche ed alla Sicilia. Nel pomeriggio i [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/25306-1-temporali-sicilia-palermo-e-dintorni-strade-come-fiumi-video]primi forti temporali hanno investito alcune zone della Sicilia,[/url] ma notevoli rovesci hanno coinvolto anche il Salento. Sono solo i primi effetti di un’ondata perturbata che farà sentire i massimi effetti nelle prossime 24-36 ore, quando i rovesci più consistenti dovrebbero coinvolgere le aree ioniche della Calabria.