Il tempo è cambiato, ma un assunto di tal genere include in sé un doppio significato. Dopo giorno di stasi anticiclonica è giunto l’atteso peggioramento, ma si potrebbe tranquillamente dire che nel corso degli anni assistiamo a mutamenti circolatori notevoli. Non più le classiche piogge autunnali, non più le umide correnti oceaniche, bensì eventi piovosi estremi, che sovente provocano danni. E non solo alle cose. Ieri, lo saprete, la Sardegna sud occidentale è stata investita da un super temporale che, stazionando in loco per diverse ore – tra l’area di Capoterra e quella urbana di Cagliari -, ha scaricato al suolo 400 mm d’acqua.
Torrenti che sono divenuti fiumi in piena e che hanno spazzato via tutto quel che trovavano nel loro cammino. Non è certo compito nostro stabilire la cause di una tragedia, dovrebbero essere eventi con tempi di ritorno ampi, invece rammentiamo che la stessa zona fu assalita dalla furia piovosa appena 9 anni fa. Per fortuna, la giornata ha proposto poi un graduale miglioramento che ha permesso l’avvio delle operazioni di soccorso. Non scordiamoci che vi sono state 4 vittime.
V’è inoltre da dire che, rispetto a quanto prospettavano i modelli sino alle 48 ore precedenti, i fenomeni sono stati nettamente ridimensionati sia come intensità che come diffusione. L’area perturbata si isolerà prossima al Marocco, lasciando strada ad un aumento della pressione su gran parte del Mediterraneo ad opera di propaggine orientale dell’Anticiclone delle Azzorre. Ma prima che ciò avvenga dovremo fare i conti con giornate variabili, localmente instabili, perlomeno su alcune regioni.
Oggi, infatti, sono attesi ulteriori fenomeni sulle isole maggiori, ma anche sulla Liguria, la Toscana, localmente il Lazio e la Campania. Se osservassimo l’immagine satellitare del primo mattino potremmo osservare una banda nuvolosa estendersi lungo le coste tirreniche e raggiungere il Levante Ligure, mentre alcuni nuclei temporaleschi si trovano prossimi alla Sicilia sud occidentale. Le mappe indicanti le precipitazioni propongono una intensificazione della fenomenologia nel corso della giornata, in particolare sulle isole maggiori.
Fenomeni che tra il pomeriggio e la serata, su Sardegna e Sicilia appunto, dovrebbero essere diffusi, localmente temporaleschi. Tuttavia sembra non sussistere la possibilità di piogge particolarmente violente, in grado di creare nuove difficoltà. Ma è bene rammentare che simili situazioni sono spesso imprevedibili. Sapevamo che vi sarebbero potuti essere dei rischi alluvionali, ma prevederne in anticipo localizzazione, intensità e durata, non è possibile almeno sino a quando non si è prossimi all’evento. Ed in quel caso soltanto il nowcasting, ossia l’osservazione meteo in tempo reale, è in grado di darci un’idea di quel che accade.
Il peggio è alle spalle, ora si attende un graduale miglioramento, ma l’Autunno è dietro l’angolo. Sul finire della settimana potrebbe concretizzarsi un sensibile peggioramento, complice un’area perturbata proveniente direttamente dal Polo e che potrebbe catapultarci in un Inverno prematuro. Evoluzione che analizzeremo nel dettaglio durante l’aggiornamento previsionale odierno.