Il meteo della prima decade di maggio non lascia spazio a dubbi: ha fatto freddo, decisamente freddo per la stagione, e ce ne siamo accorti tutti. Trovare una tal anomalia su 10 giorni è davvero un fenomeno inusuale, soprattutto perché è molto estesa geograficamente e persistente nel tempo.
Si può notare dall’immagine (cortesia Weather Bell Reanalysis) che il clou dell’anomalia è stato oltralpe, con la prima decade di maggio più tipica di marzo, mentre in Italia le anomalie sono state più contenute, sebbene decisamente frequenti in diverse regioni.
Ha fatto soprattutto freddo nelle temperature massime: nell’ondata di freddo fuori stagione del 6 e 7 maggio i valori massimi sono stati anche fino a 15 gradi sotto media, in particolar modo nelle regioni più colpite dal meteo avverso, ovvero l’Emilia-Romagna e le Marche. Ma un po’ tutta Italia ha registrato temperature massime piuttosto contenute, sia perché l’origine dei fronti era atlantica e scandinava, sia perché la frequentissima copertura nuvolosa ha impedito alle temperature di salire.
Difficile infatti avere giornate con più di 20 gradi, in alcune zone di pianura è capitato solo 2 giorni nei primi 10, mentre superare tale soglia dovrebbe essere piuttosto frequente.
Faccio notare una cosa: l’immagine (cortesia www.esrl.noaa.gov/) mostra, a livello europeo, l’anomalia per adesso della primavera: sorprendentemente l’Europa non è sotto media! Come mai?
Il motivo è che il mese di marzo è stato decisamente caldo e ha un peso statistico piuttosto corposo sulla primavera: pertanto, includendo anche tal mese, le anomalie a livello italiano viaggiano tra 0,5 e 1,3 gradi, i che fanno comunque per adesso una primavera solo appena calda (ma non fredda!) anche se lontanissima da primavere recenti di stampo quasi estivo