Sudal è un super-tifone di Categoria 5 abbastanza raro. Che il Pacifico nord-occidentale sforni super-cicloni tutto l’anno è noto ai più, ma gli addetti ai lavori sono ben stupiti da tanta potenza in un mese di “bassa stagione” qual’è Aprile. Dopo l’Uragano in Brasile, un devastante ciclone fuori stagione. Molti si chiedono, con un po’ di preoccupazione, cosa ci aspetterà quest’anno a Settembre…
Venendo alla cronaca, il tifone è passato con il suo occhio direttamente sulla parte meridionale della piccola isola di Yap, arcipelago della Micronesia, che conta circa 130 tra isole e atolli (di cui 22 abitati). L’isola fa grosso modo 10.000 abitanti, è naturalmente dotata di aeroporto e di tutte le infrastrutture necessarie alla sopravvivenza dell’uomo moderno.
Le prime voci dalla zona (giunte via radio, in quanto tutti i mezzi di comunicazione terrestri sono andati distrutti) dicevano che l’isola era stata interamente devastata. Tutto ciò che non fosse in cemento armato era stato spazzato via, niente più traccia di vegetazione (o gravemente compromessa).
Dal satellite si è potuto osservare come buona parte dell’isola sia stata sottoposta per 6 ore a venti che, come minimo, soffiavano a una media oraria di 190 km/h, soprattutto sulla parte orientale e meridionale dell’isola (l’aeroporto, in zona abbastanza protetta, ha segnato per oltre 11 ore vento sostenuto, media oraria, a oltre 100 km/h con raffiche a 168 km/h).
Sudal non era ancora alla massima potenza quando ha investito Yap. Se fosse stato il gigante che è adesso, molto probabilmente sarebbe stata una strage senza precedenti pure per la Micronesia, abituata a queste tempeste.
Aiuti provengono da tutte le zone della Micronesia, soprattutto da Guam, situata a nord-est di Yap e risparmiata dal tifone per una fortuita virata dell’ultimo momento.
(Fonte: Pacific Daily News, https://www.guampdn.com/index.html)