Ad inizio settimana annunciammo una fase prettamente invernale che avrebbe interessato la nostra Penisola. Ebbene, le previsioni hanno rispettato le attese ed il freddo è giunto su tutta la nostra Penisola. Tuttavia è bene rammentare che, perlomeno in questa sede, non si parlò certo di evento eccezionale ma soltanto di un ritorno alla normalità dopo mesi segnati da pesanti anomalie termiche positive e deficit idrici persistenti.
Giusto inoltre dare una visione d’insieme del peggioramento, identificandone i possibili effetti su scala nazionale. Impensabile poter entrare nel particolare locale, ossia analizzare precipitazioni, vento, temperature per ogni singola provincia di ogni singola regione. Pertanto è lecito attendersi una certa scontentezza tra coloro che hanno ricevuto meno in termini di freddo e neve, ma vorremmo ribadire che per molte zone d’Italia s’è trattato di un buon episodio invernale. Comunque nella normalità stagionale.
Il vero obbiettivo non è stata la nostra Penisola, bensì gran parte dell’Europa Centro Settentrionale, la Francia e la Penisola Iberica. Aree nelle quali il freddo è stato pungente e le nevicate si sono spinte, localmente copiose, fin verso le pianure e le coste. Italia, se così si può dire, soltanto sfiorata dal freddo, ma comunque in grado di ricevere un’acuta fase di maltempo che ha portato fenomeni intensi quali temporali, grandine, forte vento e nevicate anche a bassa quota.
Appena ieri dell’instabilità ha portato a deboli nevicate su alcune regioni del Nord, anche a quote pressoché pianeggianti. È il caso di Milano, ma fiocchi bianchi sono caduti anche su Bergamo e zona dei grandi Laghi. Stamane il comasco s’è risvegliato sotto alcuni centimetri di neve caduta durante la notte. Precipitazioni hanno inoltre interessato le regioni Tirreniche Centrali e Meridionali, con piovaschi a carattere sparso, mentre locali nevicate sono cadute nelle zone collinari Appenniniche, tuttavia con fenomeni deboli.
La giornata di oggi porterà un ulteriore miglioramento sulle regioni del Nord, con pressione in aumento. Tuttavia vi potrebbero essere locali addensamenti su Alpi e Prealpi, nonché su Appennino romagnolo, con nevicate sino a quote collinari. Altrove tempo sostanzialmente secco. Nuvolosità a carattere sparso sarà presente un po’ su tutte le regioni Centrali, con addensamenti possibili su bassa Toscana, coste laziali e rilievi Appenninici anche dei settori Adriatici. Tuttavia i fenomeni risulteranno deboli e la quote neve è attesa in rialzo fin verso i 600-800 m. In Sardegna tempo sostanzialmente stabile, salvo locali addensamenti sui settori occidentali.
Al Sud persisterà invece dell’instabilità, con nubi irregolari, localmente intese, che potranno portare precipitazioni a carattere sparso su coste campane, Basilicata, Molise, Calabria Settentrionale, Gargano e Sud della Puglia, Sicilia occidentale. Il lieve rialzo termico per debole richiamo meridionale su basso tirreno porterà la neve soltanto sui rilievi Appenninici, generalmente oltre i 1400-1500 m di quota. Le temperature sono attese in lieve rialzo un po’ su tutte le regioni, mentre i venti saranno deboli di direzione variabile, da Sud-Sudovest su basso Tirreno.