Ondata di caldo in Groenlandia e le gelate record in Francia, sono solo alcune delle conseguenze dell’incredibile configurazione barica degli ultimi giorni. Migrazione dell’Alta Pressione verso nord e corposa irruzione d’aria fredda verso sud.
Ma potremmo estendere l’analisi ai settori nord degli USA e del Canada, perché anche in quelle zone si sono verificati fenomeni invernali non certo tipici del mese di maggio.
Pocanzi abbiamo utilizzato il termine “ondata di calore” per descrivere quanto successo in Groenlandia, ma siamo consapevoli che trattasi di estremizzazione. Diciamo che viene utilizzato in ben altre condizioni, tuttavia quando abbiamo temperature nettamente superiori alle medie stagionali è lecito parlare di caldo anomalo.
In questo caso specifico le temperature dell’Isola hanno fatto registrare scostamenti anche di 5-6°C rispetto alle medie climatiche di riferimento.
Le conseguenze di questo riscaldamento improvviso sono preoccupanti in quanto le alte temperature stanno causando una rapida fusione di ghiaccio e neve. Ad esempio su uno dei più importanti ghiacciai del Paese, il ghiacciaio Russell, situato nel centro-ovest dell’isola.
Se invece vogliamo parlare di freddo, tralasciando l’Italia, possiamo dirvi che anche in Francia non si scherza e la scorsa notte si sono verificate gelate tardive di portata eccezionale. Tra i tanti valori negativi segnaliamo ad esempio la minima di -2,4°C a Beauves, ovvero il nuovo record da 62 anni e -1,2°C di Saint-Girons, dato mai registrato dal 1960.