Percorrendo la storia del clima ed i mutamenti che si sono verificati nell’area di NY, possiamo dire che da 20 anni a questa parte la metropoli Yenkee, si trova nelle stesse od analoghe condizioni ambientali e climatiche.
Testimonianze di persone, osservatori del clima, che vivono nella “Grande Mela”, raccontano che oltre un ventennio fa erano soventi delle estati molto calde e, come nella regola delle città che vivono adagiate a grandi bacini idrografici, spesso afose. Chi si reca durante l’estate nella città americana, non troverà quasi mai un bel cielo terso ed aria secca, ma sovente delle basse nubi che velano il cielo accrescendo un tasso di umidità già di per se molto alto.
Possiamo solo prendere atto, come dicono molto studiosi, che la presenza di micropolveri, dovute all’inquinamento, hanno accresciuto l’apporto di vapore nei medio e bassi strati dell’atmosfera; vapore condensatosi che crea una maggiore frequenza di queste nebbie alte. Nebbie alte che riescono a diradarsi solo nelle ore più calde, lasciando intatta la percentuale di UR.
Quindi siamo portati a non credere ad uno sconvolgimento climatico “paradossale”, ma a dei cambiamenti che si presentano in maniera del tutto irregolare e che non sono indice di quanto, molto giornalisti affermano. “SUBTROPICALIZZAZIONE” del clima.
Se così fosse l’intero settore nord orientale degli USA, sarebbe stato spesso soggetto a veri monsoni estivi e piogge assai diffuse durante la bella stagione. Allo stato attuale e da oltre venti anni ad oggi, non si sono rilevati fenomeni che siano stati considerati ed osservati come anomali; quindi mai verificatesi in passato. Molto di quello che stiamo leggendo sulla città di New York è frequentissimo durante l’estate.