Siamo entrati nel pieno del week-end che doveva costituire una pesante svolta, secondo quelle che erano le proiezioni modellistiche esattamente di una settimana fa. Una svolta in senso perturbato, svolta che poi è stata drammaticamente smentita come sappiamo tutti da tempo.
Le correnti sud-occidentali atlantiche, che hanno portato un piccolo intermezzo piovoso tuttora in atto, ma scarsamente significativo su alcune zone del nord, sono addirittura in attenuazione. Oggi giornata dunque simile a ieri, ma da domani anche le poche piogge viste al nord scompariranno dalla scena.
Ancora una volta sarà l’Alta Pressione ad averla vinta, aiutata fortemente dalle medesime Depressioni oceaniche che, data la costante pigrizia nell’avanzare verso est, stanno scavando una saccatura verso sud, in direzione dell’Atlantico Portoghese, e ancor più giù fin verso le Canarie.
Tale onda ciclonica riuscirà a portarsi verso Penisola Iberica e Marocco, senza riuscire ad avanzare ulteriormente verso oriente. E proprio poco ad est sarà il promontorio dell’Alta Pressione sub-tropicale in risalita dal nord Africa a rafforzarsi, sfruttando questa meridianizzazione della circolazione atmosferica, con nucleo stabilizzante che risalirà fin sul cuore dell’Europa centro-orientale balcanica.
Tutto ciò garantirà un’intensificazione della fase mite e soleggiata sull’Italia, senza mai perdere comunque di vista il concetto che le Alte Pressioni in questo periodo (semestre freddo) non significano sempre persistente bel tempo, ma anzi favoriscono specie sulle coste ed aree pianeggianti riparate forti inversioni termiche con conseguenti nebbie e nubi basse, che caratterizzeranno i prossimi giorni.
Senza le indicazioni dei modelli matematici, una visuale semplicistica delle immagini Satellitari inviterebbe a credere ad un imminente peggioramento. Si osserva d’altronde un vasto minaccioso sistema frontale proteso dal Marocco fin verso la Penisola Scandinava, e se non fosse per la moviola satellitare che descrive un rapido movimento della nuvolosità da SW verso NE, l’immagine dallo spazio potrebbe facilmente ingannare sull’evoluzione a breve termine.
Invece nessun’alternativa ad una figura Anticiclonica che caratterizzerà in maniera abbastanza significativa tutto il fine mese. Volendo proprio essere pignoli, dobbiamo solo seguire il comportamento evolutivo di una piccola goccia fredda, che in queste ore dai Balcani si sta portando verso la Grecia.
Questo piccolo vortice resterà in vita, pur all’interno del campo Anticiclonico in forte rafforzamento in quota, e, sfruttando il moto orario imposto dalla cellula Anticiclonica che porterà i massimi fra l’Adriatico e i Balcani, già nella giornata di domani raggiungerà il basso Ionio, con qualche rovescio che entrerà in gioco a fine giornata tra bassa Calabria ionica ed est della Sicilia.
Ad inizio settimana, la piccola goccia fredda resterà in vita tra Sicilia e golfo Libico, in maniera tale da mantenere una situazione debolmente instabile, principalmente per l’isola. Tale nucleo vorticoso non si colmerà del tutto, in quanto anche i geopotenziali andranno progressivamente a calare sul basso Mediterraneo, per la mancanza di una spinta continua del promontorio sub-tropicale, dovuto ciò all’attenuazione della falla ciclonica nei dintorni del Portogallo.
La tendenza successiva vede ancora molta incertezza, anche se appare confermato un più sostanziale cambiamento sul lungo termine nel corso della prima decade di Dicembre, derivante da un’espansione del Vortice Polare verso il centro-est dell’Europa, con possibile coinvolgimento tutto da valutare anche per quanto concerne l’area italica e mediterranea.