Le condizioni meteo, in questo momento, stanno migliorando ma è un miglioramento temporaneo e oltretutto fa freddo.
Con febbraio è tornato l’inverno, un inverno che sembrava letteralmente scomparso sotto i colpi inferti dall’Anticiclone. Inutile rammentarvi cos’è successo a gennaio, evitiamo d’essere ridondanti. Ricordiamo soltanto che si viene da un mese, quello scorso appunto, caratterizzato da anomalie termiche positive persistenti.
A quel punto tanti si affrettavano per dichiarare il “de profundis” dell’inverno, puntando all’arrivo della primavera. Ma ci si scordava di febbraio, ci si scordava di quel mese che più e più volte abbiamo definito “invernale per antonomasia”. Lo dicono le statistiche, lo dicono gli archivi. Ci dicono che le più grandi ondate di freddo, se non addirittura di gelo, hanno le maggiori probabilità di realizzazione a febbraio.
Sapete perché? Perché come d’estate – ad agosto – certe strutture hanno modo di mostrarsi in tutto il loro splendore. Se si parla di caldo si pensa all’Anticiclone africano, se si parla di freddo si pensa all’Anticiclone russo-siberiano. Ed è proprio quest’ultimo che, sfruttando la destrutturazione del Vortice Polare – quello stesso Vortice che ha condizionato in negativo gennaio – andrà a rafforzarsi in modo convincente. Diventerà ampio e potrebbe affacciarsi sull’Europa nordorientale.
Ora, ciò non è necessariamente sinonimo di freddo anche in Italia, ma quando accade le probabilità salgono. E salgono ulteriormente se viene spalleggiato dall’Alta delle Azzorre, che improvvisamente potrebbe spingersi verso nordest. Ciò, probabilmente lo avrete capito, potrebbe dirottare masse d’aria gelida nel cuore d’Europa. E potrebbe accadere nella seconda metà di febbraio. E’ per questo che vi diciamo che l’inverno ha ancora tanto da dire, anche perché il terremoto che sta coinvolgendo l’atmosfera potrebbe condizionare – pesantemente – il mese di marzo.