Il lungo inverno estremamente siccitoso ha lasciato all’asciutto il più grande dei fiumi italiani che ora registra lo stesso livello idrometrico della scorsa estate ad agosto ed inferiore di ben due metri rispetto allo stesso periodo del 2016. La riduzione della pioggia è stata del 78,5% a dicembre e del 56,7% a gennaio, ma sono mancate anche le grandi piogge autunnali. Purtroppo la situazione non accenna a migliorare nemmeno in quest’inizio di primavera, con trend sempre molto secco al Nord.
Gli effetti legati alla carenza delle piogge si fanno sentire anche sui principali bacini idrici: secondo l’ultimo monitoraggio della Coldiretti lo stato di riempimento del lago Maggiore è al 39%, quello del Lago di Iseo al 24% quella del Lago di Como appena al 14%, mentre più positiva appare la situazione sul Garda con il 78%. Preoccupa poi anche il rischio incendi, specie in montagna dove per i prossimi giorni è stata diramata l’allerta sia per le Prealpi che per alcune aree dell’Appennino.