Il bombardamento mass-mediatico sulla ondata di caldo che ha interessato la intera penisola è stato prodigo di particolari su quanto è successo ed è in corso. Si legge della situazione ai limiti della sopportazione nella Pianura Padana con elevati tassi di umidità e temperature in alcuni casi ben oltre i + 39°.
Nell’isola, dopo una settimana trascorsa senza particolari eccessi termici, le temperature sono tornate a salire già dallo scorso week end. E’ bene ribadire che non vi è stato nulla di eccezionale stante che il rialzo termico attuale non si puo’ minimamente paragonare a quanto vissuto nella ultima decade di giugno quando una + 26° a 850 Hpa rese infuocate le terre sicule. Nella giornata di ieri solo le zone interne hanno visto sfondare la quota dei 35° mentre quelle costiere beneficiavano della azione mitigatrice del mare. Da notare che nella nottata di ieri si sono registrati tassi di umidità relativa oltre 85% in alcune zone del ragusano e del marsalese.
Intanto registriamo il fiorire di cellule temporalesche nelle zone montuose interne sintomo che nelle alte quote il regime di alte pressioni non è invulnerabile.
Infine una occhiata agli ultimi run dei modelli. Come al solito la situazione meterologica del bacino del Mediterraneo è nelle mani dell’Alta Azzorriana che con la sua presenza/assenza determina le sorti del nostro tempo. Se nel medio/lungo periodo dovesse fare passi verso Est ritroveremmo finalmente una normalità climatica che sembra veramente persa.