Gli oceani con una capacità termica oltre 1000 volte superiore a quella dell’atmosfera sono una componente fondamentale per valutare il bilancio energetico del pianeta.
Le stime più recenti (Levitus et al.) indicano un assorbimento di energia pari a 14.5 × 10²²J tra il 1955 e il 1998 nei primi 3 Km di profondità, mentre i continenti hanno assorbito 0.9 × 10²²J , lo scioglimento dei ghiacci continentali 0.8 × 10²²J e “solo” 0.7 × 10²²J hanno riscaldato l’atmosfera.
La maggior parte del riscaldamento degli ultimi 50 anni è avvenuto nei primi 700m della superficie marina ed è maggiore nell’oceano atlantico che da solo ha assorbito 7.7 × 10²²J, il nord atlantico ha contribuito al 9% del riscaldamento del globo.
Le temperature sono aumentate sensibilmente tra il 1993 e il 2003, gli oceani anno assorbito 8.1 (± 1.3) × 10²² J nello strato più superficiale (0-750m), un incremento in linea con l’andamento delle temperature globali e che dimostra come il riscaldamento non possa essere imputato alle isole di calore urbane.
Il forte riscaldamento è stato però seguito da un sostanzioso raffreddamento nei due anni successivi (Lyman et al.) stimato in 3.2 (± 1.1) × 10²² J equivalente a circa un quinto del riscaldamento avvenuto nel periodo 1955-2003.
Il raffreddamento è ben distribuito alle diverse profondità prese in esame dallo studio di Lyman, ma è maggiore tra 400 e 700m di profondità, mentre è minimo in superficie. I dati preliminari del satellite ARGO sembrerebbero indicare un raffreddamento seppur minore anche dello strato tra 700 e 1400m.
Un raffreddamento intenso ma non nuovo, un simile episodio infatti avvenne ad inizio degli anni ’80 e non portò a sostanziali variazioni del trend di fondo.
Il raffreddamento oceanico potrebbe confermare i dati di GRACE (Gravity Recovery and Climate Experiment) sull’andamento dei ghiacci groenlandesi e della penisola antartic. L’innalzamento del livello degli oceani infatti è legato allo scioglimeto dei ghiacci continentali ma anche all’espansione termica delle acque oceaniche e nonostante il calo delle temperature oceaniche negli ultimi 2 anni la rapidità con cui aumenta il livello dei mari non si è ridotta. Questo sembrerebbe indicare un maggiore contributo dei ghiacciai all’innalzamento del livello dei mari tra il 2002 e il 2005.
Le cause del recente episodio di raffreddamento non sono ben note, potrebbe essere legato ad una normale fluttuazione climatica di breve periodo, a rimescolamenti con le acque di profondità o ad uno squilibrio nella radiazione che la terra scambia con lo spazio, variazioni pari ad 1W/m² sono possibili su una scala temporale così breve, tuttavia nessuna di questa ipotesi è al momento suffragata da dati scientifici e la questione rimane ancora aperta.