Non si tratta dell’arrivo della stessa tempesta che ha imperversato sul Nord Europa, soprattutto sul Regno Unito, con disagi particolarmente accentuati. I venti burrascosi che già spazzano l’Italia, destinati ad intensificarsi ulteriormente nelle prossime ore, sono legati all’improvviso cedimento della pressione in Val Padana, dove si sta scavando un profondo minimo ciclonico, che incentiva una sostenuta ventilazione soprattutto di Libeccio sui bacini occidentali, ma anche da sud in Adriatico.
La massima intensità del vento verrà raggiunta nelle prime ore di mercoledì, anche se tutta la giornata del 10 febbraio risulterà comunque piuttosto ventosa al Centro-Sud, con le correnti che ruoteranno da maestrale. La cartina sottostante, riferita alla prossima notte, mostra intensità di raffica prossime ai 100 km/h in alcune zone costiere, ma si potranno superare picchi di 120 km/h su alcune zone di crinali e pendii sottovento lungo l’Appennino Centrale, le Alpi Occidentali e vette in Sardegna.