Il barometro volge al brutto tempo, almeno su parte dell’Italia: un sistema nuvoloso si trova disteso dalle regioni settentrionali verso la Sardegna, ma è corredato da apporti temporaleschi piuttosto corposi solamente a ridosso della fascia alpina e prealpina centrale. Quei nuclei tondeggianti nascondono infatti grandi precipitazioni, in quanto si tratta di un groppo temporalesco in movimento verso est-nord/est, che già da diverse ore si sta rigenerando scaricando quindi intensi quantitativi di pioggia sulle stesse zone.
Osservando lo scenario europeo, possiamo farci un’idea ancor più completa del peggioramento in atto. Il ramo perturbato che ha raggiunto le nostre regioni settentrionali è collegato ad un’area depressionaria (perno principale) posta sul Mare del Nord. Tutta l’intera struttura di bassa pressione (saccatura) ha parzialmente affondato a sud in direzione della Francia, costringendo così l’anticiclone a regredire ulteriormente verso sud e verso ovest. Il motivo del vigoroso maltempo su parte del Nord è collegato all’apporto di umide correnti sud/occidentali in quota: le regioni settentrionali si trovano infatti sull’asse ascendente della saccatura, quello dove appunto risale l’aria umida e potenzialmente più instabile. Si notino inoltre locali temporali marittimi anche sul Mare di Sardegna, ove si distende la parte più debole del prolungamento del sistema nuvoloso.
Come nella giornata di ieri, è ancora una volta la Lombardia ad essere la regione più colpita dal maltempo. Forti precipitazioni sono ancora in atto, pertanto i quantitativi di pioggia finora misurati, per quanto notevoli, sono del tutto provvisori: in assoluto, spiccano le precipitazioni cadute sulle montagne dell’alta bergamasca, con oltre 135 mm ad Alpe Arera, 103 mm a Zambla e a Montecampione, località quest’ultima del bresciano. Un’altra area con precipitazioni intense è quella compresa fra il comasco, il lecchese e l’alta Brianza: finora sono stati censiti 98 millimetri ad Albese, 96 millimetri a Seregno, 93 mm ad Alzate, 87 mm a Bevera di Sirtori ed a Monte Cornizzolo.