Tempo fa, prima che iniziasse la lunga serie di perturbazioni atlantiche, scrivemmo un approfondimento sul capovolgimento termico a seguito della comparsa di nubi, piogge e dei venti meridionali. Venivamo da un periodo anticiclonico, che propose clima mite durante il giorno e freddo da inversione durante la notte. Con l’avvento dell’Atlantico accadde il contrario: salirono le minime, decrebbero le massime.
Alle porte, lo sappiamo, c’è un periodo anticiclonico che porrà fine alle tribolazioni perturbate e visto che i cieli torneranno a farsi sereni è lecito supporre un forte calo termico notturno a causa del fenomeno dell’inversione termica. La nostra supposizione, dettata dall’esperienza, è supportata dai modelli di previsione. Nel qual caso andremo a valutare la differenza di temperatura alla mezzanotte del 20 novembre rispetto alla stessa ora di oggi.
Il nostro modello ad alta risoluzione identifica diminuzioni diffuse e consistenti. Mediamente perderemo dai 4 ai 5°C, con punte di 6-7°C in varie parti d’Italia (non soltanto su Alpi centro orientali, ma anche in alcune zone pianeggianti del Nord e interne del Centro Sud). La variazioni minori dovrebbero coinvolgere Sardegna, Sicilia e Calabria, dove scorgiamo addirittura locali rialzi. Rialzi che coinvolgeranno ben più diffusamente la Liguria.