Un campo di pressione livellato sul bacino del Mediterraneo, con valori pressori sui 1015 hPa, garantisce l’insorgenza di attività temporalesca pomeridiana sulle zone interne del territorio italiano.
Gia dalla mattina il forte soleggiamento, che rende l’aria nei bassi strati meno densa e quindi suscettibile di sollevarsi in moti verticali qualora sia presente anche un debole vento al suolo, e prepara un gradiente termico verticale superadiabatico (ossia con una diminuzione della temperatura, nella parte bassa della troposfera, superiore a 1C° per 100mt di ascesa) coniugato alla presenza di aria molto umida ha favorito lo sviluppo delle prime celle temporalesche nelle zone interne del Lazio, della Toscana e dell’Emilia, celle che col passare delle ore hanno assunto dimensione ed intensità sempre maggiore e che ora si trovano ad occupare quasi tutto l’Appennino, con maggior accanimento su quello centrale dove non sono da escludersi delle grandinate e localmente degli importanti accumuli al suolo, che non contribuiscono certo a porre fine alla siccità che da mesi attanaglia il nostro territorio ma provocano ulteriori danni alle colture e non di rado anche all’uomo.
I temporali odierni, come si evince dal sat, presentano una forma tondeggiante, indice che le correnti in quota non sono intense, segno anche che i temporali non avranno vita molto lunga a causa dell’interferire delle correnti di updruft, ascendenti, e downdruft, discendenti. Inoltre proprio per questo motivo non sono previsti sconfinamenti alle zone costiere.
Anche per la giornata di domani gli indici di instabilità rendono alta la possibilità di temporali nelle zone appenniniche e in Sardegna, gia interessata nei giorni scorsi da violenti e ripetuti temporali pomeridiani e serali che hanno arrecato particolari disagi specie nella parte centro meridionale della regione. Le immagini di quei giorni sono reperibili all’interno del forum MeteoGiornale (www.mtgforum.it) nella stanza di discussione dedicata alla Sardegna.