Una tenace area di bassa pressione, proiettata sul cuore dell’Europa, è stata responsabile di quest’avvio di giugno molto zoppicante e dai connotati poco estivi su diverse zone del Continente. Dando uno sguardo a quelle che sono state le anomalie termiche del periodo compreso fra il 30 maggio ed il 5 giugno, si nota il fresco dominare sul comparto balcanico-danubiano (valori fino a 4-5 gradi in media inferiori alla norma tra l’Ungheria, la Romania, la Croazia, la Bosnia e la Serbia). Discorso opposto per quanto attiene le estreme aree orientali e occidentali dell’Europa, interessate da un contesto climatico generalmente più caldo della norma: in particolare un’ondata di caldo piuttosto aggressiva ha colpito la Penisola Iberica, con punte d’anomalie che hanno raggiunto anche i 9 gradi.
L’entità del caldo sulla Penisola Iberica è stata notevole, se si considera che sono state toccate punte di ben 40 gradi, valore abbastanza inusuale per i primi giorni di Giugno. Caldo estivo con picchi di oltre 30 gradi anche in Francia, mentre punte superiori ai 35 gradi si sono riscontrate anche tra la Grecia e la Turchia, ma con anomalie nel complesso di minor rilievo rispetto a quelle iberiche.
Quale l’andamento delle precipitazioni? I fenomeni, localmente intensi, si sono accaniti maggiormente sulle zone che hanno risentito della circolazione d’aria fresca, come si nota dall’evidente surplus pluviometrico tra la Slovacchia, la Croazia, la Bosnia e buona parte della Regione Alpina (versanti esteri austriaci e Baviera). Queste recenti precipitazioni d’inizio mese hanno ulteriormente accentuato la situazione allarmante per le inondazioni sul sud della Polonia.