Il colpo di coda invernale è iniziato ed attualmente diverse zone del Centro-Sud risentono del sistema perturbato che precede l’irruzione artica, ormai in piena azione sulle zone del medio-alto adriatico e sul Nord Italia. A proposito delle regioni settentrionali ,si osserva il vivace contrasto fra il cielo sgombro da nubi sul Piemonte, sull’Ovest Lombardia e su gran parte della Liguria rispetto alla nuvolosità frastagliata ed irregolare che domina sulle restanti aree del Nord. Nel primo pomeriggio, a fronte del cielo terso di Milano, i fiocchi sono invece caduti sul bergamasco (con temperature di alcuni gradi sopra lo zero), per propagarsi al bresciano, all’area di Creamona ed al lodigiano. Si tratta di rovesci generati da imponenti cumulonembi ed in questo caso l’instabilità è consentita dall’efficace contrasto del soleggiamento diurno con l’aria gelida alle quote superiori dell’atmosfera.
Nevica abbondantemente, in parte già da ieri, su tutto l’appennino emiliano-romagnolo. Le precipitazioni in queste zone sono più costanti per l’effetto stau indotto alle correnti nord/orientali dalla stessa catena montuosa. Da alcune ore la quota neve si è portata ormai ai limiti della pianura, con maggiori imbiancate che hanno interessato in particolare il modenese.
Fiocchi di neve a bassa quota di collina stanno cadendo anche sulle Marche, specie sul settore settentrionale. Urbino è stata leggermente imbiancata da una spolverata, ma nelle prossime ore la neve potrebbe persino lambire le zone costiere, in quanto è atteso un ulteriore raffreddamento a fronte di possibili ulteriori rovesci dovuti ad instabilità localizzata.
Il brusco raffreddamento invernale sta facendo sentire tutti i suoi effetti anche sull’Abruzzo, con la neve che prima è caduta sul capoluogo per poi raggiungere anche le quote collinari del Teramano. Naturalmente, un ulteriore calo termico è previsto anche in queste zone, con ultime nevicate a quote particolarmente basse prima di un parziale temporaneo miglioramento.