COS’E’ IL GELICIDIO – Quando si parla di “gelicidio” facciamo riferimento ad un tipo di precipitazione sopraffusa (acqua allo stato ancora liquido nonostante temperature uguali o inferiori a 0°C), che tende a congelare all’istante non appena tocca una qualunque superficie come ad esempio il terreno, una strada o i rami degli alberi. Il gelicidio viene chiamato anche vetrone o galaverna, pur trattandosi di un fenomeno che non ha nulla a che fare con i processi che portano alla formazione della brina. La pioggia che gela al suolo genera una patina di ghiaccio trasparente fortemente scivolosa, estremamente insidiosa soprattutto per la circolazione stradale: si tratta di un fenomeno che agisce quasi in incognito e non è facile da riconoscersi. Oltre ad essere un’insidia per le attività umane, il gelicidio causa forti danni anche alla vegetazione: cadute di alberi o rami spezzati sono la conseguenza del peso della galaverna generata dalla pioggia ghiacciata. Un paesaggio interessato dal gelicidio diventa estremamente surreale.
QUANDO E DOVE ACCADE? – La maggiore frequenza del gelicidio avviene in inverno sulle vaste pianure dell’Europa Centrale, ma anche sul Nord America, mentre in Italia il fenomeno può manifestarsi talvolta soprattutto nell’area padana e sulle valli più riparate delle Alpi e dell’Appennino Settentrionale, anche se perlopiù si tratta di episodi di breve durata poco prima che l’aria mite riesca a scalzare quella gelida del suolo. Il fenomeno del gelicidio richiede come presupposto notevoli rimonte d’aria calda, le quali vanno a scorrere al di sopra un sottile strato d’aria molto fredda intrappolato al suolo o sui fondivalle (inversione termica), generato grazie a precedenti durature ondate di freddo: quando gli innalzamenti termici sono particolarmente repentini in quota e nel caso in cui la temperatura salga oltre lo zero in libera atmosfera, si verifica la fusione della neve in gocce di pioggia. Queste gocce, trovando poi una temperatura di 0°C o inferiore nei bassi strati, non possono ridivenire fiocchi di neve e gelano a contatto col suolo.
SOVRASCORRIMENTO D’ARIA CALDA – L’irruenza e l’entità di un’avvezione calda fanno dunque la differenza tra una semplice nevicata da cuscinetto (fenomeno decisamente più ricorrente) ed il rischio invece di gelicidio: proprio quest’oggi (14 dicembre 2012) il gelicidio si è manifestato in alcune zone dell’entroterra ligure fin su Genova e dell’Emilia, con le sacche d’aria gelida che si sono rintanate nei tratti vallivi più chiusi e riparati, determinando però grossi problemi in alcune arterie stradali. Risale al 22 dicembre 2009 un eccezionale episodio di gelicidio sulla città di Genova, tutt’altro che avvezza col fenomeno e mai verificatosi con tali proporzioni a memoria d’uomo.