Arriverà eccome, anzi sta già arrivando. In men che non si dica un ribaltone meteo eclatante: via il fresco da est – piano a parlar di freddo per favore – arriva il caldo africano.
Lo spauracchio di tutti, lui, l’Anticiclone Africano verrà a trovarci per un po’ di giorni. Fino ad oggi c’era stato poche volte e quelle poche volte non riusciva a resistere più di 2-3 giorni. Stavolta sarà diverso, stavolta approfitterà anche del fatto che sta entrando Luglio e che l’Estate comincerà a maturare come fosse un frutto di stagione.
Farà caldo sì, caldo soprattutto in alcune regioni dove il termometro si avvicinerà per la prima volta alla soglia fatidica dei 40°C. E’ una soglia psicologia, solo a sentire nominare 40 gradi viene l’ansia, si suda solamente al pensiero. Tutto quel che è successo prima si dimentica, si dimenticano le piogge estremamente abbonanti, si dimenticano i temporali, si dimenticano le grandinate, si dimentica il fresco.
L’Estate del 2018 è questa, almeno per ora. La variabilità, la dinamicità, chiamatela un po’ come preferite. E’ questa, punto e basta. E’ eccezionale? Per certi versi sì, è eccezionale. Non certo per il caldo però, perché possiamo dirlo: questa prima ondata di caldo non sarà eccezionale. Qualcuno si è scordato di quel che accadde gli anni scorsi, ma è normale, la memoria storica quando si ha a che fare con la meteorologia non esiste.
Prepariamoci, quindi, prepariamoci all’Estate. Poi si potrà discutere del fatto che l’Alta Pressione delle Azzorre non c’è più, che l’Estate mediterranea non è più quella di una volta, si potrà estremizzare il tutto utilizzando termini sensazionalistici per catturare l’attenzione. Quel che conta, alla fin dei conti, è che la stagione si appresta ad entrare nel vivo e le prime ondate di caldo non si faranno attendere. Ma forse, il condizionale è d’obbligo, quest’anno faranno un po’ meno paura.