Data l’incertezza modellistica degli ultimi giorni, è bene rimanere cauti. Anzitutto la mattinata odierna ha proposto non poche variazioni circa entità e distribuzione dei fenomeni tra Isole e Calabria. Se inizialmente sembrava la Sardegna la più a rischio, ad oggi possiamo dirvi che potrebbero essere i versanti ionici di Calabria e Sicilia.
Ma l’argomento dell’approfondimento è un altro, ovvero il possibile freddo natalizio. Già, i modelli matematici sembrano aver trovato la quadra del cerchio (anche se poi si evincono differenze sostanziali nella traiettoria d’ingresso dell’aria fredda da est) imputando all’Alta Pressione il ruolo di navigatrice del freddo. Il canale che andrà a formarsi condurrà un nucleo d’aria fredda sul nostro Paese: ora, probabile che vengano coinvolte maggiormente le regioni settentrionali e parte del Centro Italia, tuttavia non escludiamo sorprese dell’ultima ora (ad esempio alcune proiezioni mostrano un ingresso ben più meridionale).
Quel che possiamo dirvi è che, analizzando la mappa GFS-ECMWF delle anomalie termiche alla quota di riferimento 850 hPa (circa 1500 metri in condizioni atmosferiche ideali), le temperature a ridosso del Natale scenderanno di alcuni gradi al di sotto della media di riferimento 1981-2010. Al Nord e Sardegna 4°C in meno, al Centro da 2 a 4°C in meno, al Sud da 1 a 2°C sotto. Ma lo ripetiamo, occorrerà attendere ancora qualche giorno per avere maggiori dettagli.