…Si attende dell’aria più fredda proveniente dall’Europa centrale (primo impulso freddo) che attraverso la Fossa del Rodano alimenterà tale nucleo depressionario, conferendogli una maggiore circolazione incentrica; nasce e si rinforza pertanto, la depressione ligure.
Tale tipologia di depressione nasce, in genere, da aria polare marittima, in ingresso dalla Valle del Rodano che, in congiunzione ad aria più mite (relativamente più mite) dal Tirreno centrale – quindi ante frontale – inizia a contrastare e creare una “piccola” depressione ben strutturata.
Il percorso che la “natura” le assegna è quello di seguire, come se lo pennellasse, il disegno orografico della catena appenninica.
All’origine rimane temporaneamente “imbrigliata” dall’Appennino ligure poi, in seguito all’ingresso di correnti più fredde, inizia il suo percorso lungo tutta la fascia tirrenica.
Una configurazione tra le più “classiche” per precipitazioni, man mano che il vortice avanza verso sud ovest, nevose sul versante di ponente: dalla Liguria – basso Piemonte alla parte centrale del Tirreno.
Ovviamente “l’iter depressionario” comprende un richiamo di aria più mite sulla parte sud occidentale ed aria più fredda sulla dorsale settentrionale.
Tale circolazione antioraria, quando inizia il suo percorso verso SW, innesca altresì un richiamo di correnti fredde dai quadranti nord orientali. Correnti che si “tuffano” nel nucleo depressionario con forte velocità .
Stanti le attuali temperature e quelle relative all’aria più fredda in ingresso, sia da NW che seguentemente da NE, possiamo immaginare che delle precipitazioni nevose si possano palesare a quote intorno 400/500 mt su dette aree, tra la nottata prossima e le prime ore di lunedì.
Quando il “minimo” sarà nei pressi della sua “meta”, tra Tirreno meridionale e Golfo di Taranto, l’aria fredda che lo segue inizierà a portare annuvolamenti e precipitazioni anche sul versante di levante, ove si potrebbero manifestare nevose anche a quote medio basso collinari.