L’Italia del Nord è interessata dal settore caldo della perturbazione, lo si evince dalla struttura della nuvolosità visibile dal satellite, che si presenta uniforme e compatta. Essa produce piogge diffuse. In alcune circostanze, questo tipo di sistemi nuvolosità, in passato hanno determinato anche piogge di una certa rilevanza, persino alluvionali nelle aree soggette a stau. Tuttavia non sembrano in corso fenomeni precipitativi eccessivi.
La nuvolosità tende ad invorticarsi attorno al minimo di bassa pressione. Il sistema nuvoloso avvolge l’occhio del ciclone formando una traccia di spirale.
I venti prodotti dalla depressione non raggiungono l’intensità di tempesta, anche se le raffiche spirano sino a 100/120 km/h sul Mare di Sardegna e Corsica. Alcune stazioni meteo più esposte di Sardegna e Corsica hanno registrato anche oggi massime di 100 km/h.
Sulle Baleari inizia ad affluire l’aria fredda proveniente dalla Valle del Rodano, ma i suoi effetti saranno ben più evidenti nelle prossime 24 ore.
La situazione è ben differente nell’Italia centro meridionale e la Sicilia, flagellati da ieri da intensi venti di Scirocco. Qui ieri pomeriggio, poi in serata e stanotte, si sono avuti rovesci e isolati temporali. Questi ultimi hanno interessato specialmente Campania, parte della Calabria e della Sicilia.
Ulteriore punto di svolta per i prossimi giorni, sarà la depressione attiva nelle Isole Britanniche, che richiama aria artica molto attiva, lo si rileva dalla tipica nuvolosità che dal Meteosat appare come un ciottolato romano.
La depressione ha un minimo stimato in 972 hPa.
La configurazione barica in corso non è di tipo atlantico, ma deriva da un’espansione anomala verso le latitudini temperate del Vortice Polare.
E’ in atto un guasto del tempo che secondo le proiezioni dei modelli matematici, permarrà per almeno 10 giorni. E’ in atto una situazione non tipica per questo periodo.