Mercoledì 26 Settembre 2007 – Centro Italia
Osservando questa mattina diversi modelli, da GFS ai LAM passando per NOGAPS e molti altri ancora, si può evincere con certezza una cosa sola: la difficoltà previsionale, specie in ambito precipitativo, è assai difficile quando il protagonista del meteo torna ad essere l’aria artica.
Attraverso la via del Rodano il flusso Freddo sta entrando nel Mediterraneo causando dapprima dei fenomeni temporaleschi anche importanti (dovuti al diretto scontro dell’aria fredda con quella più calda ed umida del “Mar Nostrum”), e successivamente incentivando la nascita di diversi minimi di pressione tra il Mar Ligure ed il basso Adriatico. Proprio la presenza di queste figure, assai imprevedibili, rende il compito difficile ai previsori i quali non possono che cercare le soluzioni più probabili affidandosi quasi esclusivamente alla loro esperienza.
I suddetti minimi in formazione saranno la chiave del peggioramento: piloteranno l’aria fredda nei bassi strati ed in relazione alla loro esatta collocazione concentreranno i fenomeni in certe zone a discapito di altre.
Con questo non voglio di certo affermare che è impossibile darvi delle indicazioni sul tempo, ma sicuramente a partire da oggi e per gran parte della giornata di domani sarà importante seguire ora dopo ora l’evoluzione del peggioramento affidandosi al miglior strumento per le previsioni nel brevissimo termine, il nowcasting.
Come accennato prima l’ingresso dell’aria artica ha causato non pochi fenomeni solo sul Nord Italia presentandosi spesso violenti con accumuli degni di nota; la discesa fredda in atto sta richiamando un nucleo nuvoloso abbastanza organizzato da Ovest il quale nelle prossime ore raggiungerà la Sardegna ed il centro Italia dando luogo a scarse precipitazioni accompagnate da Libeccio, specie sull’Isola e sui settori appenninici; Venti che dalla prossima notte tenderanno a ruotare, disponendosi da Nord (maestrale), portando un deciso calo termico ed un’intensificazione dei fenomeni.
Ad ora le regioni del Centro Italia che saranno colpite maggiormente dalle piogge sembrano essere il Lazio, Toscana ed Umbria, ma come spesso accade il minimo cambiamento di direzione ed intensità dell’aria artica potrà far evolvere la situazione a favore anche delle regioni adriatiche; ciò che è certo è che nei prossimi giorni le temperature scenderanno di molti gradi portando i valori sotto la media del periodo su quasi tutto il Centro.