ARIA DA VERO INVERNO Teniamo ben presente anzitutto che quelle cadute in questi ultimi giorni sono state le prime vere nevicate stagionali per la dorsale appenninica: le precipitazioni non sono cadute in modo omogeneo ed in gran parte gli accumuli in quota risultano ancora abbastanza irrisori. Se confrontiamo la situazione odierna con quella che persisteva fino a metà mese, il quadro appare piuttosto incoraggiante.
Le situazioni più critiche per la penuria di neve riguardano la parte più settentrionale della dorsale, tra i tratti liguri, emiliani e toscani, quasi del tutto saltati dagli ultimi impulsi instabili. Scenari diversi al Sud, dove il forte maltempo ha portato precipitazioni nevose più abbondanti, seppure a quote un po’ più elevate: sulla Sila di certo la neve non manca, così come sulle catene montuose del nord della Sicilia, dalle Madonie fino ai Nebrodi, dove si sono registrati quantitativi di neve fino a 1 metro ed accumuli eolici anche superiori.
L’ultimissima sfuriata instabile, che ha portato un discreto quantitativo di neve anche a quote collinari, ha privilegiato l’entroterra del Molise e l’area del chietino. Le temperature, che restano abbastanza basse, stanno salvaguardando la neve caduta, in attesa che se ne aggiunga altra nei prossimi giorni. Nei giorni precedenti, in avvio di settimana, la neve era caduta anche sull’entroterra marchigiano: siamo lieti di mostrarvi alcune immagini inviate alla redazione da Stefano Polverini: gli scatti ritraggono la vallata di Campodonico e Belvedere (due paesi dell’anconetano, non lontani da Fabriano, rispettivamente a 558 e 647 m. s.l.m.).