Picco del caldo: siamo giunti alla fase apicale della seconda ondata di caldo di luglio. S’ipotizzava una magnitudo maggiore e in effetti stiamo assistendo a picchi d’afa superiori al passato. Dobbiamo intenderci su un concetto: afa significa temperature percepite dal nostro corpo. Le temperature reali, quelle che segnano i termometri, non dovrebbero discostarsi troppo da quelle che registrammo nella prima decade di luglio.
La differenza più rilevante: dopo aver trattato l’aspetto termico – certamente più importante – dobbiamo necessariamente soffermarci sull’altro imprescindibile elemento: la diffusione. Questa volta avremo picchi di caldo equamente distribuiti, il che rappresenta una differenza sostanziale coi primi giorni del mese. All’epoca la calura risparmiò Sud e Sicilia, che difatti non ebbero anomalie termiche positive eclatanti (addirittura nell’Isola si realizzarono valori leggermente inferiori alle medie di riferimento).
Un’altra settimana di sofferenza: ora concentriamoci sulla durata quale base di partenza per affrontare la nuova tendenza a lungo termine. Una cosa, al momento, è praticamente certa: il gran caldo durerà grosso modo un’altra settimana. Inizierà ad allentare la morsa attorno al 25 luglio e il calo termico potrebbe proseguire sino a fine mese grazie al crescente apporto d’aria relativamente più fresca d’estrazione oceanica.
A quando la prima crisi di stagione? Il calo termico suddetto rappresenterebbe già una grande conquista, ma c’è di più. Se le proiezioni di alcuni autorevoli modelli di previsione trovassero riscontro, a cavallo tra fine luglio e inizio agosto potrebbe realizzarsi un’incursione instabile più ficcante. Dovremo tenerne conto, perché alla luce dell’attuale surplus termico si potrebbe andare incontro a temporali di portata eccezionale.
Il meteo sino al 25 Luglio: inutile dirvi, per l’ennesima volta, che il super caldo continuerà sino alla conclusione dello step previsionale. I termometri supereranno diffusamente 35°C e con gli elevatissimi tassi di umidità avremo una percezione del caldo – afoso – assolutamente maggiore. I temporali si distribuiranno dalle Alpi verso la dorsale appenninica e potrebbero risultare localmente intensi.
La tendenza sino ai primi d’agosto: inizialmente potrebbe realizzarsi un graduale abbassamento termico per mano di correnti oceaniche in ingresso da ovest. Le temperature tornerebbero in linea con le medie del periodo entro fine mese. A seguire, si sarebbe ai primi d’agosto, potrebbero subentrare sbuffi instabili di portata tale da scatenare la prima vera crisi dell’estate. Con ciò non vogliamo dirvi che terminerà il bel tempo, ma che si tornerà a condizioni meteo-climatiche più accettabili si. Questo possiamo dirvelo.