Era plausibile. Qualora la perturbazione nord Africana fosse riuscita a persistere sui mari meridionali, avrebbe potuto funzionare da elemento attrattore verso l’altra perturbazione. Quella proveniente dal nord Atlantico. Difatti, analizzando le ultime proiezioni modellistiche, l’evoluzione sembra prendere quella piega.
Ma che significa in termini di effetti meteorologici? Considerando una traiettoria più occidentale, senza quindi un’influenza diretta sulle nostre regioni, le precipitazioni dovrebbero rivelarsi meno intense e persistenti. Giusto per capirci. L’entità del maltempo è stata smorzata.
Il rischio c’era, se ci seguite lo saprete. Era una delle possibilità indicate in alcuni dei precedenti editoriali. Alla fin dei conti non è quel che ci si attenderebbe da una perturbazione, ma considerando quanto accaduto negli ultimi 2 mesi, forse è meglio che le cose vadano in quella direzione.
Vediamo, nel dettaglio, cos’accadrà. Anzitutto ancora domani avremo condizioni meteo simili alle attuali. L’Alta Pressione dispenserà bel tempo da Nord a Sud, con la sola esclusione delle Isole e della Calabria ionica. Li, ove agirà la perturbazione nord Africana, continueranno a stazionare nubi irregolari e qualche scroscio di pioggia. I più vivaci dovrebbe coinvolgere, ancora una volta, la parte ionica della Sicilia e il Reggino.
C’è da dire che qualche nube inizierà a raggiungere, verso sera, le coste Toscane, la Liguria e il basso Piemonte. Nubi legate ai primi spifferi d’aria umida, a loro volta associate all’avvicinamento della perturbazione sui mari di ponente.
La situazione muterà giovedì, quando i venti di Libeccio raggiungeranno il Mar Ligure, l’alto Tirreno e la Sardegna occidentali. Libeccio che provocherà un aumento delle nubi su gran parte del Nord Italia e nelle Centrali tirreniche. Le prima piogge, seppur deboli, si affacceranno sulla Liguria, in Versilia, Lunigiana, nel settore ovest dell’Emilia e sul basso Piemonte. Nel resto d’Italia, salvo residui annuvolamenti su Sicilia e Calabria, si avrà una prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi.
Venerdì l’influenza perturbata sarà evidente. Dove? Al Nordovest sicuramente. Deboli piogge interesseranno un po’ tutte le regioni, tranne la Valle d’Aosta. Potrebbero verificarsi spruzzate di neve lungo l’arco alpino, ma soltanto al di sopra dei 1700/1800 m. Qualche altra pioggia cadrà in Toscana e nell’Emilia occidentale, mentre nel resto d’Italia si alterneranno sprazzi di sole a parziali annuvolamenti. Questi ultimi saranno più vivaci sulle due Isole, ove non va esclusa la possibilità di occasionali deboli piogge.
Tra sabato e domenica si avrà un incremento dell’instabilità sulle Centrali tirreniche, mentre qualche precipitazione sembra potersi estendere al Nordest abbandonando contemporaneamente il Nordovest. Si registrerà, infatti, un miglioramento.
Nubi irregolari potrebbero coinvolgere le Centrali Adriatiche e il Sud, pur senza dar luogo a delle piogge. Piogge che invece potrebbero rimanifestarsi su alcune aree insulari e nel sud della Calabria.
Il quadro descritto sarà accompagnato da venti in prevalenza meridionali. Perlomeno avremo un cambio circolatorio che farà scomparire le nebbie dalla Val Padana, così come farà salire le minime che si allontaneranno dallo zero un po’ dappertutto. Vi invitiamo tuttavia a seguirci nei vari aggiornamenti, perché minimi spostamenti della massa perturbata potrebbero tradursi in effetti precipitativi consistenti.