L’elemento saliente a breve termine.
L’instabilità derivante dal contrasto termico tra aria fredda nord orientale e correnti umide oceaniche, lascerà strada ad un netto miglioramento operato dall’estensione dell’alta pressione continentale, presente sulla penisola scandinava, verso il Mediterraneo centrale.
L’elemento saliente a medio termine.
Quel che appare dall’analisi comparata tra i principali Global Models, mostra una tendenza peggiorativa alle porte del Mediterraneo. Lo spostamento anticiclonico verso il Mediterraneo lascerà strada ad un’affermazione ciclonica sull’Europa settentrionale. Da evidenziare inoltre la spinta dinamica dell’alta pressione azzorriana verso nordest, tale da enfatizzare la discesa Artica verso sud. Sembra probabile un interessamento diretto delle nostre regioni.
L’elemento saliente a lungo termine.
Incursioni di tal tipo si mostrano rapide, anche se intense. L’evoluzione orientale, direzione balcanica ed Egeo, favorirà la distensione dell’anticiclone oceanico sui paralleli.
Il trend a lungo termine:
Si potrebbe quindi manifestare un nuovo miglioramento delle condizioni meteorologiche, tale da coinvolgere l’intera penisola. Da stabilire intensità e durata anticiclonica.
Elementi di incertezza:
Diversi gli elementi che pungolano l’analisi odierna. Anche se i principali centro di calcolo mondiali sono concordi nel consegnarci un peggioramento peninsulare, v’è da stabilire intensità e durata.
Il dubbio sulla forza con cui lo stesso dovrebbe manifestarsi è legato all’ondulazione ciclonica settentrionale. Secondo il modello americano GFS andrebbe ad interessarci un passaggio perturbato a prevalente componente oceanica. Secondo l’europeo ECMWF, si concretizzerebbe l’ingresso di saccatura Artica con annessa forte fase di maltempo e temperature sotto media.
Fattori di normalità climatica:
Tuttavia, osservando attentamente il diagramma termico barico relativo alle diverse località peninsulari, scorgiamo una tendenza termica sotto media, il che confermerebbe la provenienza settentrionale del peggioramento.
Ma seguendo la media dei singoli membri previsionali, si nota al contempo una scarsità precipitativa che non sarebbe suffragata da formazione di minimo barico per ingresso delle correnti da nord.
Focus: evoluzione sino al 07 ottobre 2008
Primo step previsionale che ci condurrà all’interno della nuova settimana. Dopo un graduale miglioramento, lasciandoci alle spalle l’instabilità di questi giorni, ecco apparire all’orizzonte il nuovo peggioramento. L’ingresso di un’area ciclonica, la cui matrice potrebbe rivelarsi prevalentemente artica, andrebbe ad enfatizzare la formazione di un minimo barico in seno al Mediterraneo centrale. Configurazione che deporrebbe a favore di una fase perturbata accentuata, segnata da temperature al di sotto delle medie.
Avvio d’Ottobre all’insegna del maltempo, seguirebbe un nuovo miglioramento per estensione parallela dell’alta pressione oceanica. Lo scivolamento ciclonico verso sudest creerebbe i presupposti per il possesso Mediterraneo stabilizzante, così che il tempo diverrebbe bello e climaticamente gradevole.
Evoluzione sino al 12 ottobre 2008
Addentrarci in un arco temporale così vasto, vista l’estrema dinamicità del periodo, è impresa ardua. Tuttavia, stante le manifestazioni modellistiche odierne, si potrebbe pensare ad una fase mensile votata alla prevalente stabilità atmosferica.
In conclusione.
Giunti al giro di boa settimana possiamo quindi confermare quell’intenso peggioramento che dammo per probabile all’inizio d’Ottobre. Meglio fermarsi qui, il futuro, attualmente, rappresenta ancora un’incognita.