E’ arrivato l’Autunno?:
Probabilmente si. Ma se ci pensate, è un po’ strano porsi tal quesito il 21 Ottobre! Si procede a passi spediti verso Novembre e finora non è che si siano manifestate condizioni meteo tali da considerare l’Autunno nel pieno della sua maturità. Sebbene il calendario sia impietoso, sino abbiamo avuto un predominio degli Anticicloni e del caldo.
Eventi estremi:
Ottobre, statisticamente, è il mese più propizio per le grandi piogge autunnali. Ieri, lo saprete, su Roma è caduto un quantitativo di pioggia che equivale grosso modo all’interno accumulo mensile. Eppure, scovando negli annali meteorologici, nell’ultimo decennio abbiamo avuto episodi simili. Il penultimo, in ordine di tempo, si ebbe nell’Ottobre del 2008. La speranza è che gli eventi alluvionali ci risparmino, ma vista la configurazione che va creandosi non si può abbassare la guardia.
Il blocco continentale:
le piogge, se vengono dall’Atlantico, sono le benvenute. Eppure, qualora si verifichino particolari configurazioni bariche, a volte possono rivelarsi pericolose. Ad esempio quando sull’Europa orientale si forma un’area anticiclonica che impedisce il naturale scorrimento dei fronti verso Levante. E’ questo il caso. L’Anticiclone russo prenderà possesso di una vasta porzione del Continente europeo, ostacolando il normale defluso perturbato.
Il pericolo “gocce fredde”:
va detto che la barriera anticiclonica proverà a tenere a freno le velleità atlantiche, riuscendovi soltanto in parte. Al momento sembra che gli effetti più eclatanti, in termini di maltempo, siano destinati all’asse Franco/Iberico. Tuttavia, data la lacuna barica che verrà a crearsi sull’Europa occidentale, l’isolamento di aree cicloniche in quota potrebbe rappresentare un pericolo. Dando credito alle varie proiezioni modellistiche, le gocce fredde potrebbero insinuarsi alle nostre latitudini e sfornare peggioramenti localmente intensi.
Pioverà ancora?:
Probabile. Ma poter stabilire, fin da ora, quali saranno i settori peninsulari più a rischio non è impresa semplice. Quando si ha a che fare con le gocce fredde, è necessario attendere che i Modelli ne indichino precisamente la collocazione. E spesso ciò avviene a pochi giorni o addirittura ore dall’evento.
Focus: evoluzione sino al 03 novembre 2011
Il weekend sarà caratterizzato da condizioni di variabilità o instabilità, con tendenza ad ulteriore peggioramento nelle regioni Meridionali del versante ionico. Al Nord avremo un momentaneo miglioramento, ma già da lunedì osserveremo un aumento della nuvolosità ad occidente, che coinciderà con l’ingresso della parte avanzata della perturbazione e delle prime piogge tra Piemonte, Valle d’Aosta e ponente Ligure. Da martedì il peggioramento si farà strada al Centro Nord, poi al Sud, dispensando piogge localmente intense e in forma di rovescio o temporale. Sulle Alpi tornerà la neve.
Il passaggio perturbato sarà seguito da una spiccata variabilità, indotta da continui afflussi d’aria umida dai quadranti occidentali. Attorno alla fine d’Ottobre un’altra perturbazione, associata all’ingresso di una goccia fredda, potrebbe indurre un nuovo peggioramento. Dapprima verrebbero coinvolte le regioni di Ponente, successivamente il resto d’Italia. Tuttavia, trattandosi di goccia fredda, per avere conferme occorrerà attendere un po’ di tempo.
Evoluzione sino al 08 novembre 2011
La prima settimana di novembre potrebbe proporre una persistente variabilità, spesso sfociante in instabilità soprattutto al Nord e nelle regioni del versante tirrenico.
In conclusione.
Alla luce di quanto detto possiamo comunque ritenere che l’Autunno – pur tra mille difficoltà – abbia definitivamente intrapreso la via del Mediterraneo.