Sta arrivando il gelo:
la dinamica a breve termine è stata ampiamente trattata negli editoriali odierni ed in quelli della scorsa settimana. E’ opportuno però ricordare che siamo in procinto di una fase invernale abbastanza cruda e causata dall’ingresso di un nucleo d’aria gelida.
Il blocco non regge, il Vortice Polare scapperà ad ovest:
forse rammenterete che la scorsa settimana si discusse, ampiamente, circa la tenuta del blocco anticiclonico atlantico. Ponemmo l’accento sull’eventuale traiettoria dell’irruzione d’aria Polare che si sarebbe dovuta manifestare subito dopo la sferzata gelida continentale. Durante il weekend i principali Modelli hanno trovato un punto d’incontro, ovvero lo scivolamento della massa Polare verso Isole Britanniche ed Europa occidentale. Così facendo verrà demolito lo sbarramento: si isolerà una cellula anticiclonica in Groenlandia, ma al di sotto si insinuerà un’area ciclonica atlantica che in seguito dovrebbe espandersi ad est e congiungersi con la struttura depressionaria discesa dall’Artico.
Torna l’Atlantico:
la riapertura della porta atlantica porterà vari impulsi perturbati sul Mediterraneo. Ovviamente saranno accompagnati da correnti occidentali, decisamente umide e miti. Le temperature saliranno e torneranno le piogge, mentre la neve abbandonerà le basse quote e si rifugerà in montagna.
Ipotesi Natalizie:
l’osservazioni delle varie proiezioni, al momento, sembra fugare ogni dubbio. Probabilmente non farà freddo, le temperature non dovrebbero discostarsi dalla norma stagionale e potrebbe piovere. Per intenderci, la classica configurazione atlantica, che determina precipitazioni nei versanti tirrenici e nevicate sui settori alpini.
Quando tornerà il freddo?:
Potrebbe ripresentarsi a fine mese e tra l’altro è importante sottolineare che si comincia a intravedere, nei vari modelli, la formazione dell’Anticiclone Russo-Siberiano.
Focus: il tempo sino al 26 dicembre 2010
Le prossime 72 ore saranno condizionate da una massa d’aria gelida che fluirà nel Mediterraneo tramite una ventilazione di natura orientale. Le temperature scenderanno di parecchi gradi, si registreranno valori abbondantemente al di sotto della norma un po’ in tutta Italia. Data la traiettoria d’ingresso del nucleo gelido, la neve dovrebbe manifestarsi nelle regioni del versante Adriatico, al Sud e localmente nelle due Isole. Gelo che potrebbe persistere sino a giovedì, poi correnti umide e miti da occidente dovrebbero riportare la situazione alla normalità. Oltre al rialzo termico si potrebbe manifestare un peggioramento, che coinvolgerebbe principalmente i versanti tirrenici. Possibili fenomeni anche al Nord e inizialmente le precipitazioni potrebbe cadere sino in pianura.
Il periodo pre-natalizio sarà condizionato da un tipo di tempo di matrice oceanica. Potrebbero transitare una serie di impulsi perturbati che andrebbero a determinare condizioni di spiccata variabilità, precipitazioni sparse nelle regioni tirreniche e un quadro termico sostanzialmente “normale”.
Evoluzione sino al 31 dicembre 2010
A fine mese, lo abbiam detto, potrebbe tornare l’Inverno. Ma per stabilire modalità e tempistiche vi rimandiamo ai prossimi aggiornamenti.
In conclusione.
L’Inverno si concederà all’Italia per qualche giorno, poi si ritirerà verso altri lidi per un po’ di tempo. Ma è appena agli inizi, per il freddo e per la neve ci saranno senz’altro nuove occasioni.