E’ arrivata l’estate:
considerando le tribolazioni primaverili, proseguite nella prima settimana di giugno, in pochi avrebbe puntato sulla voglia di rivalsa dell’estate. Perlomeno non così rapidamente. Ma dopotutto è imminente l’avvio della stagione dal punto di vista astronomico ed era impensabile che il tempo potesse proseguire sulla falsa riga delle scorse settimane. Insomma, quel che sta accadendo rientra tutto nella normalità.
L’Alta delle Azzorre:
è da tempo che la struttura altopressoria oceanica non s’affacciava alle nostre latitudini. Il tempismo, stavolta, è impeccabile. Il weekend, vedremo in seguito i dettagli sulle condizioni meteorologiche previste, ci consegnerà nelle mani del bel tempo. La sua propaggine più orientale, a dire il vero, è giunta qualche giorno e sulla stragrande maggioranza delle nostre regioni è tornato a splendere il sole. Le velleità atlantiche, visibili sul nord Italia, stavolta non riusciranno ad opporre una strenue resistenza.
A proposito dell’Atlantico:
è bene prestare un occhio di riguardo al vortice ciclonico attualmente a ridosso dell’Irlanda perché nei prossimi giorni assumerà un ruolo fondamentale. Al momento sta conducendo l’instabilità a ridosso delle Alpi, laddove assisteremo allo sviluppo di forti temporali pomeridiani. Ma presto tenderà a scivolare verso sud, dirigendosi sulla Penisola Iberica.
La falla iberica:
è senz’altro lo spauracchio dell’ultimo decennio, perché atta a raccogliere fin troppe incursioni cicloniche nel cuore della bella stagione. Il 2003 fu il caso eclatante: la costante azione depressionaria tra il Marocco e il Portogallo determinò la strutturazione di un possente anticiclone africano che tenne sotto scacco l’intero Continente. Ovviamente la speranza è che non si ripeta una situazione del genere, tuttavia è la causa che porterà in Italia – per la prima volta in stagione – l’Anticiclone Africano.
Sulla durata dell’ondata di caldo:
lecito, a questo punto, domandarsi quando terminerà la sfuriata africana. Quel che possiamo dirvi, al momento, è che molto dipenderà dall’evoluzione della goccia fredda iberica. Ultimamente, nei più autorevoli modelli, abbiamo osservato soluzioni differenti. Da un lato l’assorbimento in loco, il ché presupporrebbe una maggiore durata del caldo; dall’altro lo spostamento verso levante con perdita di geopotenziali dell’Anticiclone e la conseguente attenuazione dell’ondata di calore.
Qualche cenno di cambiamento a fine mese:
riprendiamo l’ipotesi trattata nel corso del precedente editoriale, perché sembrerebbe che nell’ultima settimana di giugno possa subentrare un indebolimento della struttura anticiclonica a seguito di maggiori ingerenze atlantiche sull’Europa centro occidentale. Perlomeno si avrebbe una diminuzione delle temperature che tenderebbero a riportarsi nelle medie stagionali.
Focus: evoluzione sino al 27 giugno 2013
Come detto in apertura, si profila un weekend ampiamente soleggiato e le temperature registreranno un aumento. Localmente si potranno raggiungere punte di 32-33°C. Segnaliamo anche la possibilità di altri temporali di calore sulle Alpi e più occasionalmente sulla dorsale appenninica. E’ da lunedì che il caldo dovrebbe prendere il sopravvento. L’afflusso d’aria calda dal nord Africa innescherà una ulteriore risalita delle temperature, che localmente raggiungeranno i 35°C. La sensazione di caldo verrà incrementata, presumibilmente, dall’innalzamento anche dei tassi di umidità.
Poche le variazioni attese sino al 25 giugno, anche se va detto che le temperature potrebbero scendere di qualche grado restando comunque su valori superiori ai 30°C. Qualche cenno di cambiamento, relativo, sembra intravedersi in conclusione dello step previsionale.
Evoluzione sino al 02 luglio 2013
Variazioni dettate, presumibilmente, dall’abbassamento del flusso atlantico che potrebbe riportarsi a ridosso dell’arco alpino. Ma avremo modo di riparlarne.
In conclusione.
Estate pronta a rialzare la testa come meglio non potrebbe. E a dargli una mano, semmai ce ne fossimo dimenticati, sarà ancora una volta l’Alta Africana.