Brusco cambiamento:
i primi sintomi si manifesteranno tramite l’intrusione d’aria umida nelle regioni Settentrionali, alle quali quali si unirà una vivace instabilità. Il nucleo freddo proveniente dal nord Atlantico – ubicato attualmente in prossimità delle Isole Britanniche – demolirà l’Anticiclone e recherà un significativo peggioramento.
Gli effetti principali:
sicuramente una forte instabile ed anzi, sul Nordest è più corretto riferirsi a condizioni di tempo perturbato. Si dovrà prestare attenzione all’entità dei fenomeni, che potrebbero risultare di forte entità e localmente a carattere grandinigeno. Instabilità che in seguito si propagherà al Centro Sud e come se non bastasse i forti venti da nord causeranno un sensibile calo termico. Le temperature si orienteranno su valori al di sotto della norma. Considerate che in alcune zone scenderanno di 10 gradi rispetto ai valori attuali.
Alta Pressione smaniosa di tornare:
le ultime interpolazioni modellistiche propendono per un ripristino delle condizioni anticicloniche già sul finire della prossima settimana. Ci sarà da patire, probabilmente, qualche temporale pomeridiano sui rilievi e nelle zone interne, quale strascico del peggioramento pregresso.
Arriverà l’Estate?:
cominciamo col dire che tornerà l’Alta Pressione sarà l’Africana. L’Anticiclone delle Azzorre rimarrà in Atlantico ed è probabile che tal posizionamento vada a favorire l’inserimento di masse d’aria instabile sul comparto occidentale del Continente. Nel contempo un’altra area stabilizzante, di matrice continentale, sembra strutturarsi tra la Penisola Scandinava e la Russia Europea.
Bel tempo sì, ma con qualche insidia:
riferendoci alle infiltrazioni instabili sull’Europa occidentale, non possiamo non considerare la possibilità che possano confluire – pur parzialmente – nelle nostre regioni. Se dovesse accadere, l’instabilità diurna resterebbe in voga, coinvolgendo principalmente rilievi e zone interne.
Focus: il tempo sino al 26 maggio 2011
I primi intensi temporali interesseranno le regioni Settentrionali tra oggi e domani. Le aree maggiormente coinvolte saranno quelle Alpine, ma alcuni episodi – probabilmente consistenti – sfoceranno nelle aree pianeggianti. Un più consistente peggioramento avverrà tra domenica e lunedì. La disposizione delle correnti da N/NE sembra dover penalizzare maggiormente le regioni del Triveneto, ove i fenomeni saranno diffusi e intensi. Calerà la quota neve, che andrà a posizionarsi attorno ai 1400/1500 m. A inizio settimana il vortice freddo scivolerà a sud, traghettando l’instabilità e la diminuzione termica sulle altre regioni.
Il ripristino anticiclonico sembra avvenire gradualmente, ragion per cui in una prima fase permarranno probabilmente frequenti episodi instabili tra i rilievi e le aree interne. Instabilità diurna che, forse, farà da cornice ad una fase comunque di bel tempo destinata a tenerci compagnia sino a conclusione dello step previsionale.
Evoluzione sino al 31 maggio 2011
Maggio sembra potersi concludere con una maggiore stabilità, che ci darebbe modo di assaporare il primo autentico avvio d’Estate.
In conclusione.
Avrete notato che rispetto alle emissioni precedenti, le attuali procedono verso una stabilizzazione delle condizioni meteo. Considerando gli elementi barici a contorno, vi sarà necessità di ulteriori approfondimenti perché non è da escludere che gli scenari possano mutare nuovamente.